CANTONEIn Ticino il digitale è di "moda"

LUGANO - C'è Silvia, che prende un dipinto e lo trasforma in un vestito. Barbara, per cui l'e-commerce è solo «la punta dell'iceberg». Sabine, che associa la moda al bon ton. Mina, che rivisita le opportunità offerte dalla plastica; poi spende il tempo che le resta a incentivare l'imprenditoria femminile. Volti di un evento che vuole raccontare la rivoluzione della tecnologia quando incontra il mondo fashion; spronare a trasformare «la tua passione nel tuo lavoro»; sponsorizzare il digitale non come opportunità per tutti, ma per le donne soprattutto, e nel Ticino in particolare. 

Appuntamento fra due venerdì (28 aprile) al ristorante Pane e zucchero, location insolita per un simposio che di luoghi davvero suoi non ne possiede perché ancora guarda al futuro. Filati, tessuti, stampe innovative, l'arte che incontra l'imprenditoria; in tre parole, “Digital Fashion Revolution”: e che senso hanno lo si scoprirà dalla voce di chi già ci ha provato . «Con questo evento si vuole dire alle donne, alle mamme e alle giovani che, se hanno un sogno, hanno anche la possibilità di realizzarlo – spiega Cristina Giotto di Women4Digital, alla seconda prova del nove dopo l'esordio nel maggio 2014 con “Fashion & Technology” al Lido di Lugano.

«Allora era più “technology” che “fashion”; adesso vogliamo approfondire l'appeal che ha la moda, soprattutto sulle donne che vogliono conciliare la famiglia con la passione e la professione». Sfruttando internet, lo smart working e magari un acceleratore di imprese dedicato che sarà inaugurato a settembre. «È un'evento fatto da donne per le donne: per la prima volta abbiamo un parterre di sole relatrici. Ci sono molte donne che hanno belle idee imprenditoriali, hanno solo bisogno di essere aiutate a realizzarle».