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CANTONEGalleria di base del Ceneri: possibile ritardo di due anni e aumento dei costi

27.08.14 - 16:58
I procedimenti giudiziari in corso hanno rallentato i lavori: il termine fissato è ora per la fine del 2021
Keystone / Ti-Press / Gabriele Putzu
Galleria di base del Ceneri: possibile ritardo di due anni e aumento dei costi
I procedimenti giudiziari in corso hanno rallentato i lavori: il termine fissato è ora per la fine del 2021

CAMORINO - La galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri, a causa dei ricorsi per gli appalti, sarà probabilmente messa in esercizio soltanto nel dicembre 2021 invece che a fine 2019, con un costo supplementare di 100 milioni di franchi, ma non è escluso neppure che si debba aspettare fino all'inizio del 2023, a dipendenza delle decisioni delle autorità giudiziarie. Lo afferma in una nota la società committente Alptransit San Gottardo SA (ATG), che ha oggi informato "dettagliatamente" i parlamentari della Delegazione di vigilanza della NFTA (Nuova ferrovia transalpina).

Un mese e mezzo fa Renzo Simoni, direttore di ATG, aveva già anticipato in una intervista il possibile ritardo di due anni, ma aveva parlato di costi supplementari di "soli" 50 milioni. I maggiori costi - si precisa nel comunicato odierno - potranno essere compensati tramite le voci "rischio" presenti nel credito quadro NFTA.

Il programma lavori per la realizzazione della Galleria di base del Ceneri è messo in discussione dai procedimenti giudiziari in corso, rammenta ATG, che è un'affiliata al 100% delle Ferrovie federali svizzere (FFS). Nel settembre 2013 erano stati inoltrati al Tribunale amministrativo federale (TAF) due ricorsi contro le aggiudicazioni di tecnica ferroviaria per la galleria di base ad altrettanti consorzi. Lo scorso marzo il TAF ha parzialmente accolto questi ricorsi, inoltrati da una società concorrente.

Le aggiudicazioni impugnate erano state così revocate e rinviate per un nuovo giudizio ad ATG, che ha deciso di interrompere le procedure e di indire al più presto un nuovo bando di concorso. In relazione alla procedura di aggiudicazione, sono al momento pendenti diversi ricorsi sia dinanzi al TAF che dinanzi al Tribunale federale, indica la società nel comunicato.

Alla luce delle valutazioni di ATG, lo scenario "più probabile", è la messa in esercizio nel mese di dicembre 2021. E ciò nel caso in cui il procedimento giudiziario permetta a un nuovo bando di concorso di entrambi i lotti ancora nel corso del 2014. Il mantenimento prolungato di impianti, installazioni e organizzazione ammonterà a circa 100 milioni di franchi.

Secondo le analisi svolte da ATG, la tempistica che era stata prevista per la messa in esercizio della galleria al cambio di dicembre 2019 potrà essere mantenuta soltanto se la decisione di aggiudicare i lavori alle imprese aggiudicatarie originarie passerà in giudicato entro la fine di settembre 2014. I costi supplementari ammonterebbero in questo caso a circa 10 milioni di franchi.

A dipendenza delle decisioni delle autorità giudiziarie potrà pure "essere presa in considerazione una messa in esercizio alla fine del 2020 o anche solo a inizio 2023". Secondo le analisi di ATG, nella peggiore delle ipotesi i maggiori costi ammonterebbero a 144 milioni di franchi.

Appena sarà nota la decisione definitiva del Tribunale, dovranno essere analizzati pure gli effetti sulla futura offerta del traffico. La galleria di base del Ceneri "è condizione imprescindibile" affinché possa essere introdotta la cadenza di 30 minuti sulla tratta Lugano-Locarno. Anche l'arteria di Chiasso del corridoio di 4 metri per il traffico merci potrà essere messa in esercizio soltanto quando la galleria di base del Ceneri sarà transitabile, scrive ATG.

La situazione è "insoddisfacente" e la DVN è "preoccupata", ha detto il suo presidente Hadorn a Olten. Essa preme dunque sulla suprema corte di Losanna affinché deliberi velocemente sui ricorsi relativi agli appalti per la galleria del Monte Ceneri. La delegazione "rispetta la divisione dei poteri. Ma ha un forte interesse a vedere chiarificata la situazione attraverso una veloce decisione del TF", si legge nel comunicato diramato in concomitanza con la conferenza stampa.

La delegazione - continua la nota - ha in passato più volte attirato l'attenzione sui rischi in materia di scadenze e di costi legati all'assegnazione degli ultimi grandi mandati del Ceneri.

ats

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