L'agente si era fermato sulla corsia d'emergenza della A2 per prestare aiuto ad un automobilista di una vettura in panne
GIUBIASCO - Ieri il corpo della polizia cantonale ha ricordato a Giubiasco l'appuntato Stefano Odun, scomparso tragicamente dieci anni fa in un incidente stradale. La cerimonia di commemorazione si è svolta nel Centro di Formazione di Polizia (CFP).
Era il 23 marzo del 2004 quando, attorno alle 8, Odun si era fermato a Gnosca, insieme ad un collega di pattuglia, sulla corsia di emergenza della carreggiata A2 in direzione sud per fornire assistenza al conducente di una vettura in avaria. "Un lavoro di routine - scrive la polizia cantonale in una nota diramata lunedì - che quella mattina terminò in tragedia, dimostrando quanto pericolosa ed imprevedibile possa essere la professione di agente di polizia".
Odun fu travolto e ucciso da una vettura, guidata da un automobilista 40enne della Svizzera interna. L'uomo fu condannato, due anni dopo, dalla Pretura penale di Bellinzona a 70 giorni di prigione sospesi con la condizionale, più 1'200 franchi di spese processuali.
La cerimonia, svoltasi alla presenza di parenti, del Comandante Matteo Cocchi, di alcuni ufficiali e colleghi del Corpo è culminata nel gesto, tanto simbolico quanto concreto e duraturo, di dedicare l'aula magna del CFP, luogo di crescita e di sviluppo per tutti i giovani agenti di polizia, all'agente scomparso