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Fingeva di essere stato licenziato dalla ditta in cui lavorava. In realtà era il proprietario dell’azienda
LOCARNO - Rischia il processo alle Assise Correzionali un uomo di 50 anni di origini spagnole e domiciliato nel Locarnese che avrebbe truffato le casse della disoccupazione intascando illecitamente una rendita di 7mila franchi al mese, fingendo di essere stato licenziato dall'azienda in cui lavorava, quando in realtà era lui stesso il proprietario della ditta.
I fatti risalgono al 2007, e stando a quanto ha anticipato oggi il radiogiornale fella RSI l'uomo è accusato di omissione di contabilità, falsità in documenti e ottenimento fraudolento di una falsa attestazione. Accuse che il diretto interessato ha respinto.
Quando l'uomo si presentò alla cassa disoccupazione raccontò di essere stato licenziato, e mostrò perfino alcuni documenti, sulla base dei quali gli fu assegnata la rendita di 7000 franchi al mese. Una volta esaurito il termine quadro, l'uomo fu riassunto dalla stessa ditta. L'occupazione durò fino al 2011. Poi ci fu un nuovo licenziamento. Il cinquantenne ritornò alla cassa disoccupazione, ma questa volta i funzionari nutrirono sospetti e denunciarono il caso alla Magistratura. Secondo il procuratore pubblico Andrea Maria Balerna l'uomo, non era solo un dipendente di quella azienda, bensì il proprietario, e in quanto tale non avrebbe potuto riscuotere l'indennità di disoccupazione. Per raggirare la legge l'uomo avrebbe utilizzato una serie di prestanomi disposti a figurare come amministratori unici.
