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CANTONELa pillola uccide ancora? "Tutte hanno effetti collaterali gravi"

01.02.13 - 12:28
Dopo l'ennesima morte legata all’assunzione di una pillola contraccettiva, il farmacista cantonale spiega: "Deve essere prescritta da un ginecologo che farà una valutazione in base alle caratteristiche della donna"
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La pillola uccide ancora? "Tutte hanno effetti collaterali gravi"
Dopo l'ennesima morte legata all’assunzione di una pillola contraccettiva, il farmacista cantonale spiega: "Deve essere prescritta da un ginecologo che farà una valutazione in base alle caratteristiche della donna"

LUGANO - Il dibattito circa la pericolosità della pillola contraccettiva è in pieno svolgimento. L'ultimo colpo di scena è recente: l'Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti per la salute ha annunciato mercoledì il divieto di vendita del farmaco "Diane 35" e del suo generico.

Due settimane fa, infatti, una donna, a Olten (SO), è morta dopo aver assunto questo tipo di pillola. "La donna è morta dopo una grave embolia polmonare. Diversi i fattori di rischio che hanno causato la sua morte. La vittima ha preso, tra le altre cose, il generico Diane 35", ha confermato durante la trasmissione "10 vor 10" Stefano Basetti, primario presso l'ospedale cantonale di Olten.

Il Svizzera si tratta del quarto decesso a causa di Diane 35 o del suo generico e si va ad aggiungere al caso di Celine, giovane sciaffusana che, alcuni anni fa aveva subito un'embolia polmonare e un arresto cardiaco che aveva causato danni irreversibili.

Anche se in Francia Diane 35 è stato vietato, Swissmedic non intende agire immediatamente: "Per ora, le donne possono ancora prendere Diane 35 e il suo generico", afferma Rudolf Stoller, responsabile della sicurezza dei prodotti farmaceutici. Swissmedic dovrebbe prima condurre una serie di analisi, prima di stabilire se agire o meno.

Intervistato nel programma televisivo "10 vor 10", il laboratorio di Bayer, che commercializza Diane 35, riferisce di avere molto a cuore la sicurezza dei propri clienti e si è impegnato per lavorare a stretto contatto con le autorità.

"Che in Francia questo farmaco sia stato tolto dal commercio e in Svizzera no è essenzialmente dovuto al fatto che la situazione di partenza è estremamente diversa - ci spiega il dott. Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale -. In Francia Diane 35 non viene considerata come una pillola contraccettiva, ma come farmaco per l'acne. In questa circostanza il rapporto benefici-rischi è nettamente diverso rispetto che da noi, dove viene invece considerato un farmaco contraccettivo. Ecco che un farmaco con effetti indesiderati potenzialmente anche gravi, se ha come beneficio esclusivamente la cura dell'acne viene rimosso dal mercato, se invece viene venduto come pillola no. In quest'ultimo caso il rischio è accettabile. Per questo motivo non è detto che la decisione francese verrà adottata anche da noi".

Zanini spiega come sia inutile pensare che smettere di distribuire questo farmaco possa risolvere il problema: "È vero che di pillole contraccettive ce ne sono tante altre, ma il rischio di trombosi ce l'hanno tutte. Non esiste in questo momento una pillola che non abbia effetti collaterali gravi - sottolinea -. Se si dovessero togliere dal mercato i farmaci con effetti collaterali, anche gravi, non venderemmo più nessun medicamento".

Un rischio, quello delle pillole contraccettive che le donne dovrebbero conoscere bene, spiega il farmacista: "Del rischio di trombosi, negli ultimi anni, se ne è parlato tantissimo su tutti i media. Credo che ci sia una consapevolezza diffusa. Il punto di partenza deve essere quello che la pillola deve essere prescritta da un medico, fondamentalmente da un ginecologo. Questo vale sia per le ragazzine che per le donne più mature. Il ginecologo deve fare una valutazione in base alle caratteristiche della donna. Se per esempio si tratta di una fumatrice, le possibilità di trombosi sono già alte in partenza. La pillola in questo caso non fa altro che aumentare ulteriormente il rischio. Non vuol dire che questa donna non dovrà assumere la pillola, ma che il medico dovrà scegliere una tipologia di farmaco idoneo per questi casi. Proprio per questo, una cosa che non si deve assolutamente fare, e che accade sovente tra le ragazzine, è scambiarsi le pillole tra amiche. Non sono caramelle".

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