La scorsa notte un automobilista ha ignorato 64 semafori rossi ed effettuato un'inversione di marcia vietata.
La sua è stata solo l'ultima di una serie di manovre pericolose all'interno del tunnel. La più celebre risale al 2014.
GÖSCHENEN - Nella notte su giovedì, un 25enne tedesco ha percorso la galleria autostradale del San Gottardo nonostante fosse chiusa a causa di un trasporto eccezionale. Il giovane ha attraversato quasi completamente il tunnel, superando 64 semafori rossi. Poi, poco prima dell'uscita di Airolo, ha girato l'auto (oltrepassando la linea di sicurezza) ed è tornato indietro. A causa della sua grave infrazione, il conducente è stato denunciato, e oltre alla revoca della patente, rischia ora anche una pena detentiva.
«Per fortuna nel tunnel del San Gottardo non capitano quasi mai manovre così audaci», ha affermato Sonja Aschwanden, addetta alle comunicazioni della polizia cantonale di Uri, ai colleghi di 20Minuten. La portavoce, tuttavia, aggiunge che il 14 aprile di quest'anno si è verificato un caso simile. «Un conducente, diretto a sud, circolava all'interno della galleria in contromano. Fortunatamente è stato fermato dopo alcune centinaia di metri da un dipendente di una società di sicurezza privata». Anche allora il tunnel era chiuso, ma per dei lavori di manutenzione.
E i casi di manovre azzardate e rischiose sembrano essere in aumento negli ultimi tempi, come testimoniano anche alcune istantanee pubblicate dalla Polizia cantonale urana. La più celebre risale però al luglio del 2014, quando un conducente (anche in quel caso tedesco) attraversò il tunnel a oltre 200 km/h, effettuando pure numerosi sorpassi incurante del traffico che giungeva in direzione opposta.
L'uomo - ricordiamo - venne arrestato poco prima del tunnel del Ceneri e gli venne confiscata l'auto. Fu poi condannato dalle Assise criminali di Lugano a 30 mesi di carcere, di cui 12 da scontare. Nonostante ciò, inizialmente riuscì a evitare la prigione. Dapprima grazie ad alcune differenze fra la legge svizzera e quella tedesca, poi a causa di presunti problemi di salute. A quattro anni di distanza dal suo gesto sconsiderato, l'allora 44enne è stato infine prelevato dalla polizia al suo domicilio e condotto in carcere.