I tre, finiti in manette a metà novembre, rubavano attrezzi da giardinaggio. Il valore della refurtiva è di oltre 200'000 franchi
BELLINZONA - Rustici, capannoni, magazzini e depositi comunali. Hanno colpito nelle valli del Sopraceneri una cinquantina di volte, sottraendo attrezzi da giardinaggio. Il valore della refurtiva è stimato in oltre 200’000 franchi. La polizia cantonale e il Ministero pubblico forniscono nuovi dettagli sulla ”banda specializzata in furti con scasso” sgominata alla fine dello scorso anno.
A metà novembre erano finite in manette tre persone: un 25enne cittadino svizzero domiciliato nel Bellinzonese, un 24enne della Bosnia Erzegovina domiciliato nel Luganese e un 21enne svizzero residente nel Locarnese. Le autorità spiegano di essere arrivate ai tre responsabili «grazie a una mirata attività investigativa», seguita ai furti messi in atto tra il febbraio e il novembre del 2019.
Gli inquirenti hanno ricostruito i metodi utilizzati dalla banda: rubavano decespugliatori, soffiatori, tosaerba e motoseghe (ne avevamo parlato qui). La refurtiva veniva quindi trasportata in Italia e venduta a un ricettatore, nel frattempo identificato e interrogato.
La polizia ha recuperato parte dei materiali rubati. I danni alle proprietà ammontano a circa 30’000 franchi.
Le principali ipotesi di reato contro i tre finiti in manette sono di furto aggravato, ripetuto danneggiamento e ripetuta violazione di domicilio. L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Pamela Pedretti.