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CAMPIONE D’ITALIA«Sto affondando, non sono una privilegiata»

07.02.20 - 13:24
Il dramma finanziario e umano di Ivonne Maspero, proprietaria del bar TwentyThree. Malata di cancro, è confrontata con la profonda crisi dell’enclave
Tio.ch/20 minuti
«Sto affondando, non sono una privilegiata»
Il dramma finanziario e umano di Ivonne Maspero, proprietaria del bar TwentyThree. Malata di cancro, è confrontata con la profonda crisi dell’enclave

CAMPIONE D’ITALIA – «Il mio vuole solo essere un messaggio di profonda dignità». Ivonne Maspero, 49 anni, è la proprietaria del bar TwentyThree di Campione d’Italia. Il fallimento del Casinò, il dissesto del Comune e un cancro subentrato a inizio dicembre l’hanno messa in una situazione di grossa difficoltà. «Come se non bastasse, la banca ora mi ha messo un ultimatum per il mutuo della mia attività. Rischio di chiudere per sempre».

In fumo 20 anni di sacrifici – Quella di Ivonne è la condizione di tanti altri campionesi. «Da diversi anni il commercio qui era in declino. Con la progressiva soppressione di vari esercizi. Poi è arrivato lo sconquasso definitivo. In più io mi sono ammalata. Mi sono dunque dovuta fermare per qualche tempo. Il problema è che la banca non guarda in faccia a nessuno: vuole i soldi che le spettano. E al momento, per ovvie ragioni, non ho liquidità. Sono affranta. E non solo perché potrebbero andare in fumo 20 anni di sacrifici personali».

Non si dorme la notte – No. Ivonne prova frustrazione anche per altro. E lo ammette senza problemi. «Storicamente siamo sempre stati visti dagli altri italiani come privilegiati storici. Adesso i nostri connazionali ci guardano come se ci meritassimo la condizione di castigo in cui ci ritroviamo. Non è giusto. E non è giusto che io non dorma la notte a causa di altri. Siamo persone oneste. Dovrebbero essere le autorità a pagare questo prezzo. Non noi».

La preoccupazione che cresce – Da circa un mese l’enclave è entrata a fare parte dello spazio doganale europeo. In paese la preoccupazione cresce di ora in ora. Con i residenti costretti a convivere con una dogana che non hanno mai voluto veramente. «La speranza è che le nuove norme commerciali portino un po’ di serenità. Ma la realtà è che qui non ci si si illude. E se nessuno fa qualcosa, io per prima ho i giorni contati».

In attesa di misure concrete – Ivonne ha deciso di esporre fuori dal suo bar un cartello scritto a chiare lettere. “Campione d’Italia… Il privilegio di perdere tutto… Tranne la dignità”. «Non vogliamo piegarci a quanto sta accadendo. Qualcuno prenda delle misure concrete. Ci sentiamo completamente abbandonati a noi stessi. Qui la situazione è grave».

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