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LUGANOLicenziato in tronco: «È venuto a mancare il rapporto di fiducia»

17.01.20 - 09:06
Parla il direttore della clinica in cui si sarebbero svolte attività di tentato spaccio di stupefacenti: «A noi risulta che avesse provato a coinvolgere “solo” i colleghi»
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Licenziato in tronco: «È venuto a mancare il rapporto di fiducia»
Parla il direttore della clinica in cui si sarebbero svolte attività di tentato spaccio di stupefacenti: «A noi risulta che avesse provato a coinvolgere “solo” i colleghi»

LUGANO – Nuove informazioni sull'infermiere licenziato in tronco in una clinica del Luganese. A parlare ora è il direttore della struttura che spiega come sarebbero andati i fatti. Per garantire una certa privacy sulla vicenda, Tio/ 20 Minuti ha scelto di mantenere l'anonimato anche sul nome dell'intervistato.

Conferma il licenziamento di un vostro collaboratore? 
«Sì, lo confermo. Lo abbiamo licenziato in tronco perché è venuto a mancare il rapporto di fiducia che avevamo con lui». 

Corrisponde al vero il fatto che spacciava stupefacenti ai vostri pazienti che, al contrario, dovevano seguire un percorso di recupero?
«Allo stato attuale delle cose non possiamo affermarlo. A noi risulta che lui avesse tentato di vendere stupefacenti “solo” a suoi colleghi. Quanto basta per allontanarlo ovviamente».  

Eppure, c'è chi sostiene che sia andato anche oltre... 
«Non possiamo confermarlo. Servirebbe qualcuno che dichiari apertamente di avere acquistato stupefacenti da questa persona. Al momento nessuno lo ha fatto». 

È vero che vi siete rivolti al personale, con una circolare, chiedendo di segnalarvi eventuali stranezze?  
«Beh, segnalare determinate cose è un dovere di ogni nostro collaboratore». 

Avete denunciato il collaboratore?
«Per fare una denuncia serve una prova certa che ci sia stato reato penale. E che dunque lui abbia venduto stupefacenti e che qualcuno li abbia consumati. Questa prova non l'abbiamo».

Avete agito in maniera tempestiva. E questo vi fa onore…
«Col tempo, magari, avremo più chiarezza sulla situazione. Ora come ora non posso dirvi di più». 

 

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