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CANTONEProcesso per stupro: la difesa parla di «allarmante disagio sociale»

15.01.20 - 17:11
In aula è stato chiesto per entrambi gli imputati il proscioglimento dal reato di violenza carnale
Depositphotos - foto d'archivio
Processo per stupro: la difesa parla di «allarmante disagio sociale»
In aula è stato chiesto per entrambi gli imputati il proscioglimento dal reato di violenza carnale

LUGANO - «In quell’appartamento i giovani si trovavano per consumare droghe e psicofarmaci, e avere rapporti sessuali». È in un ambiente di disagio quello in cui all’inizio del 2017 nel Luganese è avvenuto lo stupro di una diciassettenne. Un caso approdato oggi alle Criminali, dove i difensori dei due imputati - un 26enne e un 27enne - hanno chiesto il proscioglimento dal reato di violenza carnale.

«Erano in un contesto in cui i loro comportamenti erano visti come la “normalità”» ha affermato l’avvocato Marco Masoni, difensore del più anziano. E il legale ha messo in discussione la credibilità dell’altro imputato e della vittima. «Non vi sono elementi che provano al di là di ogni ragionevole dubbio la tesi accusatoria».

Anche l’avvocato Fabiola Malnati, patrocinatrice del 26enne, ha parlato del disagio sociale. E ha fatto leva sul passato del suo assistito: un’infanzia difficile che lo ha poi fatto finire «in una spirale di disagio». Per quanto riguarda la violenza carnale, la legale ha affermato che il 26enne «non avrebbe mai agito senza il coinvolgimento del 27enne».

Entrambi gli avvocati auspicano una massiccia riduzione della pena per gli altri capi d’imputazione ammessi dai due giovani.

La richiesta dell’accusa - In precedenza l’accusa, rappresentata dalla procuratrice Valentina Tuoni, ha chiesto sette anni di carcere per il 27enne. Per il più giovane ha invece proposto una pena di cinque anni e due mesi, sospesa a favore di un trattamento stazionario. 

La decisione della Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, sarà comunicata a porte chiuse domani alle 10.30.

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