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CANTONESullo stupro nel bagno «un numero record di versioni»

15.01.20 - 11:42
Il 27enne a processo per violenza carnale nega il suo coinvolgimento. L’imputato più giovane ammette invece i fatti
tipress (archivio)
Sullo stupro nel bagno «un numero record di versioni»
Il 27enne a processo per violenza carnale nega il suo coinvolgimento. L’imputato più giovane ammette invece i fatti

LUGANO - «Con lei non avrei mai avuto dei rapporti sessuali». «Ho avuto dei rapporti, ma lui ha abusato di lei». Queste sono soltanto due delle innumerevoli versioni fornite dal 27enne che, assieme a un 26enne, è a processo alle Criminali per lo stupro di una diciassettenne.

L’episodio è avvenuto tra gennaio e febbraio 2017 in un monolocale del Luganese, dove la ragazza sarebbe stata portata in bagno e costretta a subire rapporti completi e orali. Ma le cose - lo sostiene il 27enne - non sarebbero andate come raccontato dall’imputato più giovane. «Io oggi sono qui a raccontare tutta la verità, nient’altro della verità: voglio togliermi questo peso di dosso».

La sera indicata nell’atto d’accusa della procuratrice Valentina Tuoni, il più anziano non avrebbe avuto alcun rapporto con la ragazza. «Ero appena arrivato, non so perché è stata inventata questa storia». Il giudice Amos Pagnamenta sottolinea comunque che il 27enne ha sinora fornito «un numero record» di versioni diverse.

Il più giovane ammette invece che si è trattato di uno stupro, ma che lui avrebbe agito su indicazione del 27enne: «Avevo paura di lui».

Le altre accuse - Il 26enne ammette anche le ulteriori accuse. Si tratta, tra le altre, di atti sessuali con fanciulli, per una serie di episodi con sei persone minori di sedici anni. «Ma erano consenzienti» afferma. E poi c’è il ripetuto esercizio illecito della prostituzione: in più occasioni si è offerto per del sesso con un’altra persona adulta ricevendo in cambio soldi, alcolici, marijuana o abbigliamento di marca.

I due giovani sono difesi dagli avvocati Fabiola Malnati e Marco Masoni.

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