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CONFINE / CANTONEUna notte in un pub a Lugano, poi l'accusa di omicidio stradale

09.01.20 - 18:39
In quel di Como un frontaliere 31enne è indagato per la morte di un 22enne investito in ottobre. Diverse le versioni fornite prima di essere indiziato
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Una foto della vittima
Una foto della vittima
Una notte in un pub a Lugano, poi l'accusa di omicidio stradale
In quel di Como un frontaliere 31enne è indagato per la morte di un 22enne investito in ottobre. Diverse le versioni fornite prima di essere indiziato

COMO - L'accusa è di omicidio stradale e omissione di soccorso. L'indagato è S.P., 31enne del comasco e frontaliere. I fatti, invece, fanno riferimento al ritrovamento sull'asfalto del corpo esanime di un 22enne, Gaetano Banfi, avvenuto la mattina del 20 ottobre scorso.

A distanza di mesi, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire cosa accadde quella notte grazie alla ricostruzione ottenuta attraverso i filmati di tutti i circuiti di videosorveglianza presenti nelle vie adiacenti al luogo dell’investimento.

Ciò ha permesso di identificare il frontaliere 31enne quale indagato. Questi, tra l'altro, è la stessa persona che chiamò i soccorsi. Ma - come riferisce la Provincia di Como - l’aspetto centrale della ricostruzione della polizia riguarda il quarto d’ora di tempo impiegato dall’automobilista sotto accusa per allertare chi di dovere, dopo il primo passaggio dal luogo dell’investimento.

Il 31enne inizialmente ha raccontato alla Polizia di aver passato la notte a lavorare, e di essersi trovato di fronte al cadavere, steso sulla strada, al ritorno dal lavoro. Una ricostruzione, questa, che cambierà nei giorni successivi, su sollecitazione degli inquirenti. L'uomo ha quindi ammesso che quella sera non rientrava dal lavoro, ma da una serata trascorsa in un pub di Lugano. Lo stesso ha poi affermato di non essersi fermato subito (la sua auto è stata notata dalle telecamere di via Cecilio passare per almeno due volte e proprio questi continui passaggi avrebbero insospettito la Polizia).

Quel 20 di ottobre, la vittima aveva trascorso la serata in un locale del centro di Como assieme a un'amica. Quest'ultima lo aveva riaccompagnato in auto fino a piazza Camerlata, dove il ragazzo si era fatto lasciare per procedere a piedi verso casa, a poca distanza.

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