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LUGANONel San Salvatore spuntano dei tubi e 44 nuovi fori: «Solo prevenzione»

01.12.19 - 13:00
Ecco come si sta monitorando lo “stato di salute” della galleria, tra drenaggi e strumentazioni tecnologiche
tipress
I tecnici nella galleria, dopo l'incidente
I tecnici nella galleria, dopo l'incidente
Nel San Salvatore spuntano dei tubi e 44 nuovi fori: «Solo prevenzione»
Ecco come si sta monitorando lo “stato di salute” della galleria, tra drenaggi e strumentazioni tecnologiche

LUGANO - Se vi si transita di fretta, sovrappensiero, probabilmente non ci si accorgerà di nulla. Diverso è però se, all’interno della galleria del San Salvatore, ci si trova negli orari di punta. In quelle circostanze, procedendo a passo d’uomo, ci si accorgerà come dal giorno del crollo (era l’8 giugno del 2017) i lavori per scongiurare altri incidenti simili non si sono mai interrotti. E così, dopo la prima riparazione e la creazione dei fori mancanti per la fuoriuscita dell’acqua, proseguono ad oggi gli interventi volti a correggere un intervento di risanamento (quello appunto della galleria) che, per usare un gioco di parole, “perde acqua” da tutte le parti.  

Basta osservare le pareti della galleria per accorgersene. Ed è sufficiente seguire con lo sguardo le crepe sulle pareti e notare quei segni arancioni che vanno, evidentemente, a identificare i punti in cui l’acqua fa maggior pressione. Ed ecco comparire, dall’oggi al domani, nuovi fori e persino strani tubi in plastica attaccati alle pareti.

Solo una settimana fa, L’Ufficio federale delle strade (USTRA) assicurava che le perforazioni create erano sufficienti a drenare l'acqua accumulata con le piogge. Eppure ne sono comparse di ulteriori. 

«Per questa situazione particolare - ci spiega il portavoce USTRA, Eugenio Sapia - sono stati previsti 44 drenaggi ulteriori: 24 nei paramenti della canna sud-nord e 20 in quelli della canna nord-sud». Il motivo? «Viste le abbondanti piogge delle passate settimane, si è cercato di prevenire ulteriormente eventuali aumenti di pressione idrostatica», aggiunge.

Sapia spiega anche la funzione degli strani tubi arancioni: «Permettono di convogliare le acque provenienti dai fori di drenaggio verso le canalette sulle banchine al piede dei paramenti ed evitare così che dei getti d’acqua finiscano direttamente sulle carreggiate».

Insomma, tutti interventi atti a garantire la sicurezza dell’automobilista. Eppure, le crepe e le macchie di umidità che compaiono su quelle stesse pareti, e poi ancora i segni colorati tracciati dai tecnici per rintracciare i punti più “sensibili”, potrebbero intimorire qualcuno. A tal proposito L’Ustra ci tiene a tranquillizzare gli automobilisti: «In parte i segni colorati permettono agli esperti di riconoscere con rapidità delle fessure particolari che sono tenute sotto controllo. Su alcune fessure sono posati dei fessurimetri (strumenti che permettono di monitorare eventuali movimenti della fessura) oppure dei testimoni in gesso. Ad oggi, ci informano gli esperti, non sono stati registrati movimenti da questi strumenti di misura».

Insomma, non ci dovrebbe essere da temere. «Attualmente la situazione è sotto controllo - assicura Sapia -. Nella galleria sono attualmente installati 19 piezometri multicella che permettono di monitorare costantemente le pressioni dell’acqua a varie profondità nella roccia, a partire dal rivestimento della galleria. In alcuni tratti è stato installato un cavo in fibra ottica sui paramenti che permette di individuare anche il minimo movimento delle pareti».

Fa poi parte del sistema di monitoraggio anche il lavoro degli ispettori. «Visitano le gallerie, tenendo sotto controllo le fessure mediante fessurimetri e testimoni di gesso ecc. Il loro lavoro genera conseguentemente delle operazioni di manutenzione che consistono in pulizia di fori di drenaggio e nuovi fori di drenaggio». 

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COMMENTI
 

Tarok 4 anni fa su tio
ma stanno facendo lavori...adesso ogni buco devono fare un comunicato stampa? la notizia sarebbe se non facessero nulla
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