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CANTONEBancomat manomessi, carte clonate e usate in Indonesia

15.11.19 - 15:47
Tre giorni fa è finito in manette un 38enne sul quale pendeva un mandato d'arresto internazionale. La banda colpiva in Ticino e in altri cantoni
TiPress - foto d'archivio
Bancomat manomessi, carte clonate e usate in Indonesia
Tre giorni fa è finito in manette un 38enne sul quale pendeva un mandato d'arresto internazionale. La banda colpiva in Ticino e in altri cantoni

BELLINZONA - I bancomat ticinesi (e di altri cantoni) erano sotto attacco: tramite apposite apparecchiature venivano manomessi, fornendo i dati necessari alla clonazione di carte di credito e bancarie. I dati finivano in mano a una banda con a capo un 38enne bulgaro, giunto in estradizione dalle Antille olandesi, che aveva posizionato delle apposite apparecchiature. Le carte venivano successivamente utilizzate soprattutto in Indonesia.

La notizia viene data oggi dal Ministero pubblico e la polizia cantonale. Martedì 12 è infatti stato arrestato il 38enne bulgaro residente in Buglaria sul quale pendeva un mandato d'arresto internazionale della Magistratura ticinese. I reati a suo carico sono di acquisizione illecita di dati, abuso di un impianto per l'elaborazione di dati e messa in circolazione e propaganda di apparecchi di ascolto, registrazione del suono e di immagini. L'indagine è coordinata dalla Procuratrice pubblica Margherita Lanzillo.

La banda, clonando bancomat e carte di credito, ha intascato alcune decine di migliaia di franchi. I danni procurati alle apparecchiature bancarie ammontano invece a oltre centomila franchi.

Con i primi fermi e i successivi arresti di elementi appartenenti alla banda - sottolineano Ministero pubblico e polizia - in tutta la Svizzera è praticamente cessato questo tipo di manomissione ai danni degli sportelli bancomat.

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