È andata in scena l'asta pubblica di vecchie postazioni per la rilevazione della velocità durante la giornata di porte aperte della Polizia
LODRINO - A qualcuno sembrerà impossibile, ma c’è anche chi ha lottato a suon di quattrini per far suo un radar. Oggi è andata in scena l’asta pubblica di vecchie postazioni per la rilevazione della velocità - nove i pezzi disponibili - nell'ambito della festa della polizia all'aerodromo di Lodrino. Milko Valsangiacomo ha speso il gruzzolo più sostanzioso, ben 450 franchi: «Lo riporto nel mio Malcantone».
«Ero qui solo per fare una passeggiata sapendo della giornata di porte aperte - ha continuato l’abitante di Mugena - ho provato quasi per gioco e invece è andata bene. Ho tenuto testa alla decina di interessati, non riuscivo a crederci. Sarà un ricordo. Lo posizionerò nel giardino della cascina che usiamo per fare delle cene in compagnia».
Il signor Valsangiacomo non lesina complimenti per questi apparecchi: «Fanno parte della nostra realtà. Svolgono comunque un ruolo importante, chi ha il piede pesante può mettere a rischio vite altrui». Ma lui avrà sempre rispettato i limiti di velocità? «Ho preso qualche multa soprattutto in Svizzera interna, ma - ha tenuto a precisare - sempre cose di poco conto».
«Non nascondo un’idea - ha concluso il signor Milko - un domani i miei nipoti potrebbero ritrovarsi fra le mani qualcosa di ancora più prezioso. Un oggetto vintage che con il tempo acquista valore».
La concorrenza era numerosa, soprattutto per chi si è accaparrato il primo radar messo all’asta, per 350 franchi. «Sono stato fortunato. Io sono venuto appositamente per questa vendita - ha raccontato Christian Dürst - l’ho trovata un’idea geniale. Mia moglie mi ha dato del pazzo, ma io sono partito da casa con l’idea di non ritornare a mani vuote, con tanto di furgone e attrezzi necessari».
Anche in questo caso la postazione finirà nel giardino di casa. «Non ho intenzione di rivenderla, almeno per trent’anni sarà mia. Un oggetto simpatico come arredo da esterno», ha concluso l’abitante di Riazzino.
I nostri interlocutori lo hanno promesso: «No, non faremo scherzi a nessuno».
Con base d'asta a 100 franchi, i 3350 franchi complessivi ricavati saranno investiti in una campagna di sensibilizzazione sulle strade.