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SANT’ANTONINOFurto al mercatino benefico di Alessia. «Atto odioso verso i bimbi malati»

30.09.19 - 21:29
Ignoti si sono impossessati sabato sera di una somma cospicua raccolta con la vendita vintage. L'organizzatore: «È la prima volta dopo 10 anni e 780mila franchi destinati ad aiutare i piccoli»
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Furto al mercatino benefico di Alessia. «Atto odioso verso i bimbi malati»
Ignoti si sono impossessati sabato sera di una somma cospicua raccolta con la vendita vintage. L'organizzatore: «È la prima volta dopo 10 anni e 780mila franchi destinati ad aiutare i piccoli»

SANT’ANTONINO - «Cari clienti, mi scuso di non aver messo il ricavato del mercatino di sabato, ma...». Era una piacevole consuetudine, all’insegna della piena trasparenza, quella di pubblicare sulla bacheca dell’Associazione Alessia il ricavato settimanale dell’iniziativa benefica. Soldi che da sempre vengono interamente devoluti dal promotore Mario Bognuda, 65 anni, a questa associazione, che da quindici anni si impegna per il miglioramento delle cure pediatriche in Ticino e sostiene economicamente le famiglie di bimbi che necessitano di cure particolari.

Stavolta per l’ideatore di questo mercatino è stato impossibile rispettare l’abitudine del post dopo il weekend. Semplicemente perché quei soldi sono spariti. Un furto in piena regola messo in atto da qualcuno che sabato sera è penetrato in casa sua. «Un atto odioso che fa ribrezzo - commenta lo stesso Bognuda -. In dieci anni non era mai accaduto e pensi che ho raccolto circa 780mila franchi, soldi interamente destinati ai bambini ammalati. È un mercatino che ha avuto un gran successo dal lato umano».  

Forse per questo fa ancora più male. Solo un mese fa era sparito un tappeto tra gli oggetti vintage che l’uomo, ormai in pensione, raccoglie e seleziona per la vendita. «Ma poi l’hanno riportato dopo tre giorni». Stavolta sarà più difficile. A meno che i ladri non fossero a conoscenza del luogo che stavano violando. Perché rubare quei soldi equivali a sottrarre risorse per la cura di piccoli ammalati.

La somma sparita è cospicua. Ma la polizia qualche traccia l’ha trovata. L’impronta di un piede in bagno sotto la finestra da cui è entrato il ladro e il segno di una mano su una porta. «Sono uscito sabato alle 19.15 e rientrando, verso le 23.30, ho trovato il mio ufficio sottosopra - racconta Bognuda - Ho subito capito che anche i soldi erano spariti. E pensare che di solito, finito il mercatino, non li lascio in casa». 

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