Lavorava per la succursale luganese della Société Générale. Ha creato un buco milionario sottraendo il denaro a due famiglie italiane
LUGANO - Truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele aggravata e falsità in documenti. Sono queste le accuse per le quali è stato richiesto l'arresto dell’ex direttore della succursale di Lugano della banca francese Société Générale, chiusa alcuni anni fa. A darne notizia è la Rsi.
L'ex bancario è accusato di aver creato un buco di un milione e mezzo nell'arco di una decina di anni. Il denaro è stato sottratto dai conti (aperti a Panama) di due famiglie italiane, sui quali il 60enne aveva il diritto di firma.
L'uomo, che ha ammesso i fatti, ha usato il denaro per scopi personali e per tamponare perdite accumulate con investimenti sbagliati.
Non essendo più possibile reperire quanto sottratto, le vittime del raggiro tenteranno ora di rifarsi sulla banca.