La polizia conferma il ferimento di una persona sul treno tra Bellinzona e Biasca. Le indagini sono in corso per far luce sull'accaduto
BELLINZONA - Sono attimi di tensione quelli sperimentati dai passeggeri di una corsa notturna tra Bellinzona e Biasca, poco dopo la mezzanotte tra sabato e domenica. A pochi minuti dall'arrivo al capolinea, dei rumori di vetri rotti hanno spezzato la quiete dei viaggiatori.
«Un ragazzo di colore - racconta uno dei passeggeri - ha iniziato a correre per il corridoio, mentre un altro lo rincorreva con una bottiglia di vetro nella mano. Poco dopo la bottiglia è stata rotta sul viso del primo ragazzo, che è tornato indietro con il viso sanguinante, urlando».
Già questo basterebbe a rendere l'aria tesa, ma - come se non bastasse - la situazione è precipitata ulteriormente. «A quel punto - spiega il viaggiatore - sono intervenuti altri due giovani di colore per cercare di riportare la calma. Ma è volata un'altra bottiglia che per poco non ha colpito dei passeggeri». «Uno dei ragazzi, per giunta, ha iniziato ad urlare "Noi siamo negri, noi siamo negri" e "vi ammazzo tutti", non si capisce rivolto a chi. Abbiamo avuto paura».
Inevitabile, quindi, la fuga dei viaggiatori verso acqua più calme: «Siamo fuggiti tutti in prima classe, cercando di tenere la porta chiusa per proteggerci».
Pochi minuti dopo il capolinea, a Biasca. «A quel punto qualcuno è riuscito a chiamare la polizia, che è intervenuta poco dopo».
Contattata, la polizia si limita a confermare una lite tra più persone con lesioni semplici (ferite leggere alla fronte) per uno dei partecipanti. Accertamenti sono in corso per ricostruire la dinamica dei fatti.