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CHIASSOStraniero respinto «a male parole» al confine

04.03.19 - 08:00
Un passeggero di un treno Tilo polemizza sulle modalità con cui una pattuglia delle Guardie di confine avrebbe allontanato un profugo
tipress
foto d'archivio
foto d'archivio
Straniero respinto «a male parole» al confine
Un passeggero di un treno Tilo polemizza sulle modalità con cui una pattuglia delle Guardie di confine avrebbe allontanato un profugo

CHIASSO - «Sono rimasto di stucco». Così un passeggero del Tilo delle 23.57 per Lugano descrive la scena a cui avrebbe assistito, giovedì 21 febbraio, durante una sosta a Chiasso.

Una pattuglia delle Guardie di confine nel corso di un controllo avvenuto a bordo treno si è imbattuta in un viaggiatore di origini extra-europee sprovvisto di documenti d'identità. Lo straniero è stato invitato a scendere dal treno e non ha «opposto alcuna resistenza agli agenti». 

Le Guarde di confine da noi contattate confermano il controllo e l'atteggiamento «collaborativo» dell'uomo nei confronti degli agenti. Secondo il testimone però, uno di questi avrebbe «rivolto parole offensive» al viaggiatore, apostrofandolo anche con un epiteto volgare («mantenuto del ca...o»). «Avrei voluto intervenire» racconta il lettore, che ha contattato tio/20minuti perché «indignato da una simile condotta da parte di un funzionario pubblico». Sul presunto insulto tuttavia le Guardie di confine non entrano nei dettagli, e assicurano che verranno svolti accertamenti interni. 

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