Quattro persone sono finite sotto la lente degli inquirenti: il collega 39enne, il capo sicurezza, la capomovimento e l'addetto di una ditta di sicurezza privata
AIROLO - Omicidio colposo. È il reato ipotizzato dagli inquirenti per le quattro persone indagate nel tragico incidente ferroviario, avvenuto martedì 5 febbraio ad Airolo, che è costato la vita a un operaio di 40 anni.
Le persone sotto la lente della magistratura - come anticipato dalla RSI - sono il 39enne collega della vittima, pure lui rimasto coinvolto nell'incidente, il capo della sicurezza, la capomovimento e l'addetto di una ditta di sicurezza privata.
Intanto dai primi interrogatori sono fuoriuscite versioni contrastanti sul dramma: in particolare su quale dei raccordi doveva rimanere chiuso durante i lavori. Toccherà alla procuratrice pubblica Marisa Alfier, che coordina le indagini, fare luce sulla vicenda.