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CONFINEStavano cucinando e hanno mandato in fumo 2000 ettari

18.01.19 - 10:05
L'incendio, che si è protratto per diverse settimane, ha pure ucciso decine di animali e danneggiato diversi fabbricati. Gli indagati sono due
Carabinieri Como
Stavano cucinando e hanno mandato in fumo 2000 ettari
L'incendio, che si è protratto per diverse settimane, ha pure ucciso decine di animali e danneggiato diversi fabbricati. Gli indagati sono due

COMO - Due persone sono state denunciate per incendio boschivo colposo in merito all’evento verificatosi nel Comune di Sorico domenica 30 dicembre 2018. I due facevano parte di un gruppo di amici che intendeva trascorrere la fine dell’anno presso una baita della zona.

Sulla base delle indagini effettuate, è stato accertato che le fiamme sono partite dalle braci di un punto di cottura. Le condizioni climatiche della giornata, caratterizzate da un vento particolarmente intenso, hanno fatto sì che la brace utilizzata per la cottura provocasse l’innesco delle fiamme presso la vegetazione secca di un prato adiacente all’abitazione. In pochissimi secondi la combustione si è propagata alle aree boschive limitrofe trasformandosi in un incendio incontrollabile.

Gli accertamenti dei carabinieri forestali hanno consentito di individuare l’area di inizio dell’evento e risalire, tramite ulteriori approfondimenti, ai responsabili dell’incendio.

2000 ettari distrutti e decine di animali morti - L’evento, che a causa del perdurare delle condizioni di vento intenso si è protratto per diverse settimane ed è stato dichiarato estinto soltanto nella giornata di ieri, ha comportato la distruzione di una superficie di circa 1000 ettari di bosco di cui 350 ettari di conifere, per lo più pinete di pino silvestre, e 650 ettari di latifoglie (carpino, castagno e faggio). L’intensità delle fiamme ha cagionato anche il danneggiamento e la distruzione di diversi fabbricati, il ferimento di una persona e la morte di decine di animali (pecore, conigli, ecc) custoditi presso alcune stalle della zona.

Nelle operazioni di spegnimento sono stati impegnati per diversi giorni decine di operatori tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari e dipendenti degli enti territoriali, e si è reso necessario per diverse centinaia di ore l’impiego di mezzi.

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