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CANTONEAppalti per lo sgombero della neve, il caso si allarga

04.12.18 - 07:26
Aumentano le segnalazioni di possibili sospetti nell'assegnazione dei vincitori dei bandi. Indagato anche un ex municipale della Valle di Blenio
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Appalti per lo sgombero della neve, il caso si allarga
Aumentano le segnalazioni di possibili sospetti nell'assegnazione dei vincitori dei bandi. Indagato anche un ex municipale della Valle di Blenio

BELLINZONA - Si allarga il caso delle presunte irregolarità nei controlli degli appalti per lo sgombero della neve.

Ieri laRegione aveva riportato due casi sospetti. Il primo riguardava la Vallemaggia, e a finire nel mirino è il bando di concorso per l’assegnazione dello sgombero della neve per gli anni 2016-2020, indetto dal Dipartimento del territorio. Ma, stando ad alcune indagini, le “età” dei veicoli coinvolti nel concorso sarebbero state falsificate. Secondo il bando, infatti, gli autoveicoli dovevano essere datati post 1995. In seguito alle verifiche, il Cantone ha deciso di togliere l’appalto alla ditta vincitrice e, dopo aver indetto un nuovo bando, di assegnarlo a un'altra ditta. Fin qui, tutto bene, o quasi. 

Valle di Blenio - In Valle di Blenio il caso sembra essere più grave, visto che un ex municipale è indagato dal Ministero pubblico per truffa in documenti e truffa processuale.

Anche in questo caso si sospetta che l’età del veicolo principale sia in realtà più vecchia di quanto dichiarato, e che il secondo mezzo non fosse ancora di proprietà della ditta al momento del bando.

Secondo quanto riportato dalla Regione, c’è il sospetto che il lotto in questione, per l’alta valle di Blenio, sia stato creato appositamente per l’ex municipale. E in ultimo, la procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti ha sentito anche un alto funzionario del DT, che figura nel Consiglio di amministrazione di una società bleniese insieme all’ex municipale.

Leventina - Oggi il caso si allarga anche ad altre regioni del Cantone, come la Leventina: anche in questo caso si tratta di un concorso indetto per il 2016. Vi partecipa una ditta che si era adoperata a lungo sul territorio, e che aveva appena investito in un nuovo mezzo. Ma nonostante gli sforzi, arriva seconda, dopo che i funzionari modificano l’offerta. Il DT decide però di annullare i due concorsi in seguito ai ricorsi inoltrati. Tramite mandato diretto, però, assegnerà nuovamente alla stessa ditta vincitrice uno dei due lotti. A far storcere il naso a chi non ha vinto il concorso è la mancanza di alcuni requisiti: la ditta vincitrice non sarebbe stata in possesso di un mezzo idoneo, e impiegava personale attivo anche in altre attività. Anche il secondo lotto viene annullato per poi essere rimesso a concorso con disposizioni meno rigide. Anche questa volta viene vinto dalla stessa ditta vincitrice di quello precedente.
Il concorrente giunto secondo ha allora deciso di inoltrare un ricorso al Tram, ancora pendente.

Malcantone - Ma anche il Malcantone non sfugge. Pure in questo caso il concorso riguarda gli anni 2016-2017, e vi concorrono due aziende. Quella arrivata seconda presentava dei costi inferiori di 70’000 franchi rispetto alla vincitrice, ma era stata scartata perché al momento dell’offerta la piccola impresa non aveva dipendenti fissi in servizio allo scopo, ma si appoggiava ad ausiliari assunti in inverno. Il ricorso al Tram parte però quando la ditta non vincitrice viene a sapere che sul Piano di Magadino lo stesso servizio è stato assegnato ad una ditta con le sue stesse caratteristiche. Ma il Tram respinge il ricorso.

Il Dipartimento del territorio dovrebbe prendere posizione nella giornata di oggi.

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