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BEDRETTOAereo precipitato, il club di volo: «Non capiamo cosa sia successo»

12.09.18 - 23:00
Il romando morto nello schianto in territorio di All’Acqua aveva familiarità con il biposto, che possedeva in comproprietà e che aveva superato tutti i controlli. A Courtelary c’è sgomento
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Aereo precipitato, il club di volo: «Non capiamo cosa sia successo»
Il romando morto nello schianto in territorio di All’Acqua aveva familiarità con il biposto, che possedeva in comproprietà e che aveva superato tutti i controlli. A Courtelary c’è sgomento

BEDRETTO - «Non capiamo cosa sia successo». Lo schianto del biposto precipitato ieri pomeriggio, poco dopo le 16.30, in zona Zapei della Ca, a circa 200 metri dalla strada cantonale, ha creato sgomento all’aerodromo di Courtelary, da dove il pilota era partito.

La vittima, infatti, era un romando molto attivo nel Gruppo volo a vela (GVVC) di Courtelary, un club di alianti. «Quell’aereo era dotato di un motore - ha spiegato a 20 minutes il comproprietario del velivolo -, era un’eccezione. Il pilota conosceva bene il mezzo su cui stava volando, lo faceva da anni. E il biposto aveva superato tutti i controlli di manutenzione obbligatori». A Courtelary c’è molta tristezza e parecchia inquietudine: «Non capiamo davvero cosa possa essere successo».

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Anche il presidente del GVVC ha espresso i sentimenti di tutti gli appartenenti al club, che conoscevano molto bene la vittima: «È uno shock. Stiamo accusando il colpo. Abbiamo perso un collega e un amico. Ora restiamo in attesa dei risultati dell’inchiesta per trovare le risposte alle nostre domande».

Il pilota aveva percorso almeno 120 chilometri a bordo del motoaliante prima dello schianto, ma sarà l’indagine a determinare il percorso esatto di volo.

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Per il momento, una causa potrebbe essere esclusa: il biposto non ha urtato le linee dell'alta tensione, come confermato alla Rsi da Claudio Ferrari, portavoce della polizia cantonale: «Volava ben lontano dai cavi. Questa tesi è stata verificata grazie a dei testimoni sul posto».

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