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BELLINZONALite tra l'autista e il negoziante: «Ecco i retroscena dell'episodio»

09.07.18 - 20:21
È l'avvocato Tuto Rossi, legale di una delle parti in causa, a chiarire alcuni dettagli su una vicenda che assume contorni tragicomici: «E ora invito entrambi i contendenti a stringersi la mano»
tio/20minuti
Lite tra l'autista e il negoziante: «Ecco i retroscena dell'episodio»
È l'avvocato Tuto Rossi, legale di una delle parti in causa, a chiarire alcuni dettagli su una vicenda che assume contorni tragicomici: «E ora invito entrambi i contendenti a stringersi la mano»

BELLINZONA – Spuntano nuovi retroscena sul battibecco che, nel tardo pomeriggio di sabato, a Bellinzona, ha visto protagonisti un conducente della Fart e il proprietario di un chiosco in città. Come riferito da Tio/ 20 Minuti, la lite, in cui sono volati pugni e nel corso della quale è stata distrutta la porta anteriore del bus, è scoppiata poco dopo le 18, in Viale Stazione. Stando all'avvocato Tuto Rossi, a cui il negoziante si è rivolto per una consulenza legale, l'episodio avrebbe un prologo verificatosi 24 ore prima. «Quando cioè – dice Rossi – il mio cliente ha incontrato, una prima volta, il giovane conducente». 

Regole da rispettare – È venerdì sera. Al termine di una giornata di lavoro, il titolare del chiosco rischia di perdere il bus. Di corsa si avvicina al veicolo in partenza, già in movimento. «Riesce a salire – precisa Rossi –, ma viene redarguito dal giovane conducente. L'autista gli spiega che per regolamento sarebbe stato obbligato a partire. Tutto questo in presenza di un conducente più anziano, che probabilmente si trovava sul mezzo per formare e seguire il più giovane».

Il presunto gestaccio – A un certo punto, lungo la tratta tra Bellinzona e Locarno, il proprietario del chiosco deve scendere. Schiaccia il pulsante. «Per ben due volte – riprende l'avvocato – al momento di scendere dall'uscita centrale, gli viene chiusa la porta quando ancora ha un piede sulle scale. Come se non bastasse, una volta che il mio assistito si trovava a terra, il giovane conducente gli avrebbe fatto un gestaccio». 

Il giorno dopo – I due si rivedono il giorno successivo. Stesso posto, in Viale Stazione. E, più o meno, stesso orario. Stavolta manca il conducente più anziano. Il proprietario del chiosco si avvicina al giovane conducente, che sta per salire sul bus. Tra i due nasce una colluttazione. «Si sono strattonati – ammette Rossi –. Sono venuti alle mani. Spingendosi, sono finiti contro la porta principale del bus, che si è rotta». 

Segnale distensivo – L'episodio si verifica davanti a diverse persone in attesa di salire sul torpedone. Poco più tardi interverrà la polizia. Triste epilogo di una vicenda dai contorni tragicomici. «Come andrà a finire? Queste persone sono destinate a incrociarsi per i prossimi dieci anni. Io invito entrambe le parti a mettere una pietra sopra l'accaduto e a stringersi la mano. Sarebbe un gran bel segnale», conclude l'avvocato.  

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