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Sarebbe un dipendente della casa da gioco ad avere spalancato le porte al rapinatore. Quest'ultimo, a sua volta ex collaboratore della struttura, risulta ancora latitante
CAMPIONE – È stato fermato nella mattinata di oggi, lunedì, il "palo" della grande rapina al casinò di Campione d'Italia, verificatasi lo scorso 28 marzo. A riportarlo è il sito online de "La Regione". E come anticipato qualche settimana fa da Ticinonline/ 20 Minuti, si tratta di un dipendente della stessa casa da gioco.
Strada spianata – Baffi e naso finti. Il rapinatore aveva trovato la strada spianata grazie alla complicità di un uomo che lavorava all'interno della stessa struttura. Più precisamente al reparto slot machine e tavoli. Si tratterebbe di un personaggio che in passato ha pure rivestito una carica pubblica come consigliere comunale. A incastrare il "palo" sarebbero stati alcuni suoi atteggiamenti immortalati dalle telecamere di videosorveglianza.
Fuga con 750.000 franchi – Nessuna traccia ancora dell'esecutore materiale della rapina, allontanatosi con 750.000 franchi. Sempre stando ad alcune informazioni trapelate dall'inchiesta, dovrebbe trattarsi di un ex dipendente del casinò. Nella vicenda sarebbero coinvolte anche altre persone, al momento non identificate.
La pista degli stupefacenti – Sullo sfondo, ed è un'ipotesi che si sta facendo strada da qualche giorno, sembrerebbero esserci problemi legati alla droga. Il condizionale, vista la mancanza di conferme ufficiali, è più d'obbligo che mai. La rapina sarebbe stata compiuta per saldare un importante debito nell'ambito del traffico di stupefacenti.
