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CANTONENarcotrafficante chiede la riduzione della pena, negata

10.05.18 - 08:53
Per il Tribunale federale 3 anni e 6 mesi per il traffico di 30 chili di droga sono una pena adeguata, nonostante l'accusato si sia reinserito nella società e sia diventato genitore
tipress
Narcotrafficante chiede la riduzione della pena, negata
Per il Tribunale federale 3 anni e 6 mesi per il traffico di 30 chili di droga sono una pena adeguata, nonostante l'accusato si sia reinserito nella società e sia diventato genitore

LUGANO - Il Tribunale federale ha ritenuto infondata, e quindi l'ha respinta, la richiesta di riduzione della pena avanzata dall'autore di un'infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti riconosciuta, con sentenza del 31 maggio 2017, dalla Corte penale del Tribunale penale federale di Bellinzona con una condanna a 3 anni e 6 mesi.

L'uomo un 36enne svizzero di origine portoghese, nel maggio/giugno 2007 e rispettivamente nell'agosto 2007, aveva trasportato, esportato e importato globalmente 30 kg di cocaina di un grado di purezza del 71%. Lo stesso aveva impugnato la sentenza presentando ricorso al Tribunale federale e chiedendo, previa concessione dell'effetto sospensivo, la riduzione della pena inflittagli a 2 anni e il beneficio della sospensione condizionale con un periodo di prova di 2 anni. 

Il ricorrente, infatti, sostiene che, trascorsi ormai dieci anni dai fatti, l'interesse a punire sarebbe sensibilmente diminuito, se non addirittura svanito, rendendo priva di senso una pena da espiare e la relativa vocazione rieducativa. In questo lasso temporale l'uomo, per sua ammissione, avrebbe tenuto buona condotta e l'interesse a sanzionarlo (secondo il suo parere) sarebbe inferiore al suo interesse a restare un uomo libero, perfettamente reinserito nella società, marito e padre di famiglia.
 
Per il Tribunale federale, tuttavia, gli elementi sopra detti, erano già stati presi in considerazione dal TPF di Bellinzona e la pena pronunciata non appare eccessivamente severa alla luce della grave infrazione (l'ingente traffico di droga) per la quale il ricorrente è stato riconosciuto colpevole.

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