Cerca e trova immobili

LUGANOLa broker "aggressiva" era già stata condannata in Italia

05.04.18 - 07:02
In Ticino avrebbe fatto stipulare ai clienti nuovi contratti di cassa malati senza mantenere le promesse fatte. I vertici dell'azienda in cui opera l'avevano difesa. Ora emergono dubbi sul suo passato
La broker "aggressiva" era già stata condannata in Italia
In Ticino avrebbe fatto stipulare ai clienti nuovi contratti di cassa malati senza mantenere le promesse fatte. I vertici dell'azienda in cui opera l'avevano difesa. Ora emergono dubbi sul suo passato

LUGANO – Faceva cambiare a diversi suoi clienti la cassa malati complementare, con promesse mai mantenute. E così in molti si ritrovavano a dovere pagare due polizze in contemporanea. Ora per la broker "aggressiva" di Lugano, denunciata di recente su Tio/ 20 Minuti da una giovane di Chiasso, si profilano nuovi guai. Perché dal recente passato, emerge un suo coinvolgimento in una maxitruffa assicurativa in Campania. La 29enne a dicembre 2017 è stata condannata in primo grado a due anni sospesi per il reato di associazione, senza aggravante mafiosa, dalla VII sezione del Tribunale Penale di Napoli. 

La super inchiesta – Nove condanne, che variano tra i due e i quindici anni, sette assoluzioni. Una super operazione della Finanza eseguita nel 2014 tra Lazio e Campania. Coinvolta anche quella che, secondo i suoi attuali datori di lavoro, i vertici di un'agenzia di brokeraggio luganese, sarebbe una delle «migliori consulenti in circolazione nella Svizzera italiana». Così, infatti, ci era stato risposto, quando avevamo chiesto lumi alla responsabile della ditta su come era stata trattata la giovane cliente chiassese. Nel frattempo, il sistema poco ortodosso della broker, e in generale di altri esponenti del settore, era finito anche nel mirino della trasmissione Patti Chiari della RSI.

Violazione della privacy – In seguito alle nuove rivelazioni, ci siamo di nuovo rivolti all'agenzia luganese in cui opera la 29enne. Ma la direttrice difende, ancora una volta, la sua collaboratrice a spada tratta. «State violando la privacy e la reputazione della nostra broker».

Storie dalla lontana Campania – Sarà. Ma visto che tutto era partito da un contratto di cassa malati fatto firmare senza alcun criterio, una richiesta di chiarimento è più che lecita. Qualcosa di più lo veniamo a sapere da Sabina Morgera, avvocato della 29enne broker. «La mia assistita lavorava in un'azienda che offriva corsi di formazione, in Campania. Il marito della proprietaria era invischiato in una faccenda legata a polizze assicurative poco trasparenti. E usava l'agenzia della moglie come luogo per smistare le sue faccende in merito».

Era una semplice segretaria – Sabina Morgera non ha dubbi: «La Procura ha fatto un grande minestrone. La mia cliente era una semplice segretaria. Ed è stata coinvolta in questa vicenda solo per avere risposto a semplici telefonate. Non ha alcun ruolo attivo in questa storia. Infatti, abbiamo intenzione di ricorrere in appello. Vedrete: alla fine sarà ufficialmente ritenuta estranea ai fatti».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE