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CANTONE / CONFINEBorse da ricchi false nel Cayenne con targa elvetica

27.03.18 - 12:07
Sventata una truffa a cavallo tra la Svizzera e l'Italia
Borse da ricchi false nel Cayenne con targa elvetica
Sventata una truffa a cavallo tra la Svizzera e l'Italia

COMO - La borsa da ricchi per i meno ricchi. È quanto offriva, illecitamente, un gruppetto di persone a cavallo tra la Svizzera e l'Italia. A scovare l'illecito sono stati i finanzieri di Como, che hanno concluso un’operazione in materia di marchi contraffatti.

L’attività ha avuto inizio a Como, dove i militari hanno assistito allo scambio di un involucro sospetto tra due soggetti, di cui uno giunto sul posto a bordo di una Porsche “Cayenne” con targa svizzera. Inizialmente sembrava trattarsi del “classico” scambio di oro o valuta tra lo spallone svizzero e l’imprenditore italiano mentre, con sorpresa dei finanzieri, l'oggetto dello scambio sono risultati essere tre foulard non ancora rifiniti, privi di etichetta ma raffiguranti le effigi del marchio “Louis Vuitton”.

La prosecuzione del controllo ha permesso di reperire, all’interno del Cayenne, diverse bustine di plastica trasparenti contenenti 209 etichette Louis Vuitton, oltre ad ulteriori due foulard dello stesso marchio e appunti manoscritti riferiti a movimentazioni di capi ed accessori di moda. Quanto rinvenuto ha consentito di ricostruire il canale di approvvigionamento dei capi contraffatti che vedeva coinvolti due ulteriori soggetti, uno dedito alla materiale fornitura dei capi di vestiario e l’altro titolare di una società di Meda (MB), specializzata nella fedele riproduzione dei capi e delle etichette di marchi di abbigliamento famosi. 

Dalle perquisizioni presso le residenze dei soggetti coinvolti è emerso un ingente quantitativo di merce contraffatta, oltre ad un impianto produttivo efficiente, costituito da numerosi macchinari per la lavorazione e stampa dei tessuti, nonché per la rifinitura e l’etichettatura dei prodotti. Una vera e propria unità produttiva, “parallela” a quella ufficiale operante nell’alta moda mondiale, in possesso di tutti i materiali necessari alle diverse fasi della produzione. In un magazzino erano infatti stoccati prodotti semilavorati riportanti i loghi commerciali di diversi marchi di lusso, pronti per la successiva trasformazione ed accatastati a fianco delle macchine per la lavorazione e stampa computerizzata; in altro locale ad uso ufficio, sono state rinvenute numerose scatole contenenti le etichette di importanti marchi commerciali, unitamente a capi di abbigliamento finiti (recanti sia i loghi che le etichette contraffatte), confezionati e pronti l’immissione nella grande distribuzione. Addirittura la società era provvista di un ampio atelier espositivo di campionari di prodotti.

Già alla vista, ed in attesa delle previste perizie, il materiale sequestrato è risultato essere di ottima fattura e, di fatto, identico all’originale.

I militari hanno quindi proceduto, nei confronti del sodalizio criminale, al sequestro per il reato di contraffazione, con l’aggravante di essere stato commesso mediante l’allestimento di mezzi ed attività organizzate: della Porsche Cayenne, di un immobile adibito ad opificio industriale, di oltre 5.200 capi di abbigliamento contraffatti (recanti i marchi “Louis Vuitton”, “Chanel”, “Burberry”, “Gucci”, “Liu Jo”, “Fendi”, “Bulgari”), di oltre 100.000 etichette e 3.000 cartoncini identificativi dei marchi contraffatti, di oltre 320 metri di tessuto.

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