Cerca e trova immobili

CHIASSOTentato furto al caveau, “Ocean’s Twelve” era «il colpo della vita»

27.02.18 - 16:46
Emergono nuovi dettagli sul tentativo di scasso alla Loomis, sventato dalle autorità ticinesi in collaborazione con i carabinieri di Cerignola
Carabinieri di Foggia
Tentato furto al caveau, “Ocean’s Twelve” era «il colpo della vita»
Emergono nuovi dettagli sul tentativo di scasso alla Loomis, sventato dalle autorità ticinesi in collaborazione con i carabinieri di Cerignola

CHIASSO - È “Ocean’s Twelve” il nome dato dai carabinieri di Cerignola (Foggia) all’operazione che ha portato al fermo di 12 persone (10 in arresto e 2 indagate) nella notte tra domenica e lunedì. Un nome ispirato al film, che i componenti della banda che ha tentato il colpo alla Loomis di Chiasso menzionavano spesso durante le numerose telefonate, intercettate dai carabinieri.

Delle 12 persone coinvolte, dieci sono finite in manette. Cinque in territorio elvetico e cinque in territorio italiano. Otto di loro sono di Cerignola e due di Foggia. Il gruppo, tutti pregiudicati e professionisti del crimine, era nel mirino delle autorità italiane per altri reati ed era tenuto sotto controllo dal mese di ottobre.

«Il colpo della vita», come lo ha definito questa mattina il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Aquilio, stando ai media locali: «Attraverso trapani e trivelle volevano penetrare nel caveau per rubare denaro e oggetti preziosi per un valore totale attorno ai 50 milioni di euro. Soldi che avrebbero reinvestito per il salto di qualità».

Il gruppo era ben organizzato, come hanno spiegato i carabinieri: auto rubate, nessun cellulare, allarmi disattivati. La “Loomis” è stata scelta dopo vari sopralluoghi tra Nord Italia, Svizzera e Francia. Nel corso di uno degli ultimi sopralluoghi - monitorato dagli investigatori della compagnia di Cerignola, della Polizia cantonale e dai Carabinieri delle compagnie di Abbiategrasso e di Como - i malviventi hanno intercettato le frequenze dei vari allarmi a protezione del caveau con un sofisticato congegno elettronico di ultima generazione, appositamente acquistato per 40’000 euro. La loro base logistica era in un B&B di Abbiategrasso (MI), da cui partire e dove ritornare dopo il furto, utilizzando autovetture rubate, sia in Svizzera che in Italia, custodite in un deposito tra le province di Milano e Como.

Ecco i nomi delle persone finite in manette: Fabio Natale Tressante, classe ’78, Loreto Tricarico, classe ’66, Teodato De Vitti, classe ’78, Federico Mancini, classe ’90 e Savino Zagaria, classe ’68, Antonio Calvio, classe ’75, Giuseppe Claudio De Feudis, classe ’85, Franco Cappellari, classe ’75, Gerardo Conversano, classe ’93 e Antonio Salvatore, classe ’91.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE