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La decisione della Pretura penale, riguardo a un caso avvenuto nel 2016 a Miglieglia, è dovuto alla mancata denuncia da parte della vittima
LUGANO - L'ha fatta franca lo skinhead di Varese che il primo ottobre del 2016 aveva aggredito un altro uomo all'esterno di un locale pubblico di Miglieglia. La Pretura penale di Lugano ha infatti dovuto assolvere il 44enne a causa di un inghippo giuridico. Quale nello specifico? La vittima - come riporta il CdT - non ha mai denunciato il fatto alle autorità.
Il varesino, che come sottolineato dal giudice Flavio Biaggi fa parte di un gruppo di estrema destra, aveva estratto un coltello a serramanico durante un diverbio con un altro avventore - nato a seguito di un litigio fra due gruppi dei quali la vittima non faceva parte - e glielo aveva puntato alla gola dopo averlo preso a pugni.
Tutto questo, come detto, non è però sfociato nell'accusa di aggressione per la mancata denuncia del malcapitato. Lo skinhead varesino se l'è quindi cavata a buon mercato: per lui solo una condanna a una pena pecuniaria di 20 franchi (sospesa per due anni) per l'infrazione alla legge federale sulle armi e sulle munizioni. Il suo coltello era infatti detenuto illegalmente.
