Il caso, con legami ticinesi, approda in aula a Milano
MILANO - Sta per approdare in aula a Milano il caso, con importanti legami ticinesi, relativo al buco emerso nelle casse dell'ordine dei francescani, private di 20 milioni di euro.
I pubblici ministeri - riferisce la Rsi - hanno disposto la citazione diretta a giudizio per appropriazione indebita a tre frati a suo tempo economi della Casa Generalizia, della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo, della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori d'Italia.
Non comparirà alla sbarra, invece, quello che è il principale indiziato: il 78enne fiduciario italo-svizzero residente a Lurago d'Erba, indagato dalle Procure di Lugano e Milano per truffa. Il denaro dei frati, tra il 2007 e il 2014 era stato girato in conti correnti ticinesi dell'uomo suicidatosi nel 2015.
I soldi avrebbero dovuto fruttare un rendimento superiore al 12%. In realtà sono spariti.