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LOSONE«La donna che vide mia zia a pochi metri da casa è attendibile»

02.02.18 - 08:30
Da esattamente 6 mesi non si hanno più notizie della 63enne Geneviève. Il calvario dei famigliari raccontato dalla nipote: «Non perdiamo la speranza»
«La donna che vide mia zia a pochi metri da casa è attendibile»
Da esattamente 6 mesi non si hanno più notizie della 63enne Geneviève. Il calvario dei famigliari raccontato dalla nipote: «Non perdiamo la speranza»

LOSONE – Sono passati esattamente sei mesi da quando Geneviève Tomonaga-Ducotterd è sparita nel nulla. L’ultima a vederla è una vicina, alle 11.35 di quel 2 agosto, a poche decine di metri dalla sua abitazione di Losone. Camminava lungo via San Materno, tra il Grottino Ticinese e il Grotto Broggini. Da quell’istante di Geneviève non c’è più traccia. «Noi continuiamo ad aspettare il suo ritorno – sostiene Selena V., la nipote –. Non si perde mai la speranza».

La terra degli scomparsi – Geneviève, 63enne dal cuore d’oro, fa parte delle 83 persone scomparse in Ticino, e delle 3.354 in Svizzera, nel 2017. Il dato, pubblicato di recente da un’inchiesta giornalistica, ha colpito Selena. «Soprattutto per il fatto che in cantoni come Ginevra meno dell’1% dei casi viene reso pubblico (in Ticino la percentuale sale al 40%). La privacy è importante. Ma ancora più importante è ritrovare la persona cara scomparsa. Noi abbiamo passato le giornate a tappezzare ogni angolo del Locarnese con le foto di zia Gene. E non vogliamo che la gente si dimentichi di lei. Bisogna continuare a cercarla».

L’ultimo avvistamento – Il giallo di Losone non è ancora stato risolto. Finora, alla polizia cantonale non sono arrivate segnalazioni rilevanti. Geneviève era reduce da un’operazione al ginocchio. Quella mattina aveva già fatto una camminata di tre ore, tra Arcegno e Golino. Difficile immaginare che avesse voglia di camminare ancora. «La donna che l’ha vista alle 11.35 – assicura la nipote – è affidabile. È una signora che conosce bene zia Gene».

Il rebus – Scomparsa a pochi metri da casa, dunque. In una giornata calda, di un periodo in cui il Locarnese pullula di turisti. «Anche per questo vorrei che il nostro appello fosse di nuovo diffuso oltre San Gottardo, in particolare nella Svizzera tedesca. Qualche turista magari l’ha notata». Come si può sparire così, in un fazzoletto di terra? «Per noi famigliari – riprende Selena – è come se il tempo si fosse fermato a quel 2 di agosto. La vita va avanti, con le sue incombenze. Ma il pensiero  ogni giorno, in qualche modo, torna lì. Non siamo riusciti a capire cosa possa essere successo. Non avremmo mai immaginato una situazione del genere».

La mano tesa ai famigliari di Boris – Di recente Selena è entrata in contatto con la zia di Boris Bernasconi, il giovane scomparso a inizio gennaio da Pregassona. «Ho letto i suoi appelli sui social network. Le ho scritto spontaneamente. Prima non la conoscevo. So cosa sta passando e ho sentito il bisogno di manifestarle la mia solidarietà. Certe cose le può capire davvero solo chi le ha vissute in prima persona, purtroppo. Gli inquirenti sono sempre molto disponibili. Anche se le ricerche di zia Gene ovviamente sono ferme, in attesa di eventuali nuove segnalazioni. Finché non si trova un corpo, noi non molleremo».

 

I CONNOTATI di Geneviève Tomonaga-Ducotterd
Carnagione bianca, corporatura media, altezza 170 centimetri, occhi azzurri chiari e capelli corti castani. La donna, di lingua madre francese e italiana, si esprime anche in svizzero tedesco. La 63enne, che indossava un paio di scarpe da ginnastica al momento della scomparsa e forse aveva con sé una piccola borsa Freitag di colore blu scuro, era claudicante a seguito di un intervento chirurgico al ginocchio destro.

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