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CANTONEPer lo scandalo DropBox polizia ticinese negli USA

18.01.18 - 07:15
Accuse di pornografia per dieci giovani ticinesi. Sono stati loro a fare circolare sul web le foto osé di alcune coetanee. Renato Pizolli, portavoce della Cantonale: «Inchiesta lunga»
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Per lo scandalo DropBox polizia ticinese negli USA
Accuse di pornografia per dieci giovani ticinesi. Sono stati loro a fare circolare sul web le foto osé di alcune coetanee. Renato Pizolli, portavoce della Cantonale: «Inchiesta lunga»

BELLINZONA – A un certo punto sembrava che gli inquirenti avessero gettato la spugna. Era stata la stessa Magistratura, la scorsa primavera, a comunicare il decreto d’abbandono alle famiglie delle ragazze coinvolte. Invece, l’inchiesta sullo scandalo ticinese di DropBox si è conclusa con l’identificazione di una decina di giovani, responsabili di avere messo in rete le immagini senza veli di diverse teenager della Svizzera italiana.

La vicenda era scoppiata a gennaio 2016, in seguito a un articolo pubblicato da Ticinonline/20 minuti. Da allora polizia e Ministero pubblico hanno lavorato a stretto contatto per tentare di risalire ai responsabili. «I server di DropBox – spiega Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale – si trovano negli Stati Uniti. Abbiamo dovuto contattare la sede centrale per acquisire i dati necessari all’inchiesta. Questa trattativa ha richiesto parecchio tempo».

Diversi i gradi di responsabilità dei ragazzi coinvolti. Giovani minorenni e maggiorenni. Tutti maschi, residenti in Ticino. C’è chi è sospettato di avere caricato il materiale su internet. Chi di averlo diffuso. «Il reato penale che viene loro contestato – riprende Pizzolli – è quello di pornografia. Termine che va inteso in un senso ampio, il suo significato in questo caso è riconducibile alla divulgazione di immagini esplicite di natura sessuale». Ma cosa rischiano ora questi giovani? «Difficile stabilirlo. Secondo la legge, le pene per questo tipo di reato variano da una pena pecuniaria ai tre anni di detenzione. Si tratterà di chiarire le specifiche responsabilità di ogni persona coinvolta».

 

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