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Una montagna di droga a Ponte Chiasso

CONFINE / CANTONEUna montagna di droga a Ponte Chiasso

16.01.18 - 10:28
Era destinata al mercato svizzero e comasco. Previsto l'uso di bitcoin quale strumento di pagamento
guardia di finanza
Una montagna di droga a Ponte Chiasso
Era destinata al mercato svizzero e comasco. Previsto l'uso di bitcoin quale strumento di pagamento

PONTE CHIASSO - Nei giorni scorsi, i finanzieri di Ponte Chiasso sono riusciti a mettere le mani su un grosso traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dall’estero e dirette in Svizzera e nel comasco.

L’ingresso sul territorio italiano di un autoarticolato proveniente dalla Spagna ha fatto scattare l’operazione che ha consentito ai finanzieri di Como di sequestrare complessivamente quasi 400 chili di marijuana e hashish. Nel corso dell'operazione soprannominata "Nobilitas" è stato arrestato l’autista dell’autoarticolato, uno spagnolo trovato in possesso di circa 100.000 euro nascosti in una scatola di scarpe (confezionata con carta natalizia e riposta nella cabina del camion), nonché tre italiani appartenenti all’organizzazione criminale. Questi ultimi sono O.A. di Malnate (VA), M.M. di Castelletto Ticino (NO), e T.A., proprietario di uno stabile sito in Castronno (VA), messo a disposizione del gruppo per lo stoccaggio della droga.

Gli arrestati hanno fatto ricorso a diversi escamotage per eludere le attività d’indagine, ricorrendo a sistemi di comunicazione ritenuti sicuri e a telefoni cellulari dedicati e sostituiti ripetutamente. A tal riguardo, sono stati complessivamente sequestrati 21 telefoni cellulari. Gli stessi malviventi stavano mettendo a punto un sistema, già attuato in altri contesti, destinato a regolare le operazioni di pagamento della droga attraverso la moneta virtuale bitcoin allo scopo di sfruttarne le caratteristiche in termini di anonimato e non tracciabilità ed aumentare i volumi di acquisto.

La droga venduta al dettaglio avrebbe fruttato all’organizzazione circa 4 milioni di euro.

I precedenti arresti, anche in Ticino - Le investigazioni avevano recentemente già permesso di trarre in arresto sette persone, tre cittadini svizzeri, un italiano, due albanesi ed un kosovaro, nonché di sequestrare altra droga.

In particolare, nel mese di novembre 2017, la Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in stretta collaborazione con la Polizia cantonale, aveva effettuato un’operazione che aveva portato all’arresto di 4 persone e al sequestro di 8 chili di stupefacente.

L’attività, iniziata durante i controlli sulla linea di confine, a Ronago (CO), aveva permesso ai finanzieri di notare un’Alfa Romeo ed una Bmw, entrambe con targa svizzera, procedere a distanza ravvicinata ed alla stessa velocità verso il confine come se la prima fungesse da “staffetta” dell’altra.

In questa circostanza erano stati sequestrati 5 chili di marijuana. Il cittadino italiano era stato arrestato in Italia, mentre la Polizia Cantonale riusciva, poco dopo, a fermare l'altra auto in fuga e a sequestrare circa 3 chili di marijuana e ad arrestare 3 cittadini svizzeri.

All’inizio di dicembre, un’ulteriore operazione condotta dal Nucleo Mobile di Ponte Chiasso, aveva portato all’arresto di 2 cittadini albanesi ed al sequestro di 1,8 chili di marijuana.

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COMMENTI
 

cerea 6 anni fa su tio
Già, i bitcoin, combinazione gli hacker che ci avevano scassato i file aziendali volevano essere pagati in bitcoin. I bitcoin sono diventati la moneta dei criminali di tutto il mondo.

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a cerea
Ah, sono utilizzati anche nelle banche?

robyk 6 anni fa su tio
Ecchi se ne frega.Una goccia nel mare.
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