Dopo la notte trascorsa in stazione per incomprensibili disservizi, il coraggioso 60enne in carrozzina tenta nuovamente di raggiungere Varese
LUGANO - Che Antonio Canonica non fosse un uomo che si scoraggia al primo ostacolo era chiaro già dalla caparbietà dimostrata lunedì quando, nel tentativo di raggiungere Varese in treno, ha provato di tutto, fino ad arrivare a trascorrere la notte in stazione, vinto nella battaglia, ma non sconfitto nella guerra. Antonio infatti non molla e ritenta a superare gli ostacoli che l'ultima volta si sono frapposti tra lui e il suo diritto a viaggiare.
È così che, domani mattina, da Sementina partirà per tornare sul Tilo che lo porterà nuovamente a Varese. Ma prima si fermerà a Induno Olona, la stazione nella quale ha trascorso la notte, per un sopralluogo. «Voglio vedere se hanno sistemato l’ascensore, ma anche tutte le altre cose che non vanno, a partire da quella rampa di emergenza chiusa con una chiave che non si sa dov’è», spiega al portale VareseNews.
Antonio coi giornalisti ha preso confidenza. La notizia, anticipata da Ticinonline, ha suscitato interesse non solo nella fascia insubre oltre confine, ma anche a nord delle Alpi. Tanto che domattina, in questa sua impresa, sarà accompagnato da diversi media tra cui un cronista del Blick.
«Tornerò a Varese perché ho amici in città, e voglio arrivarci con il treno, sperando che questa volta arrivi al binario giusto, l’unico della stazione dove posso scendere con la mia carrozzina elettrica», spiega il 60enne che non nasconde una certa amarezza. «Nessuno delle Ferrovie mi ha telefonato per chiedermi scusa per quello che è successo. Sarebbe stato giusto, ma la cosa più giusta è risolvere i problemi perché non succeda più quello che è capitato a me».