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L'invito dell'MPS: «Si delinei un risultato che mostri un grande consenso popolare attorno a questo referendum»
BELLINZONA - Al Movimento per il socialismo (MPS), gli gli onorari e i rimborsi spesa dei municipali della Nuova Bellinzona non vanno giù. Da qui l'invito a tutti i cittadini e le cittadine di Bellinzona a «consegnare le firme ancora in loro possesso a sostegno del referendum contro il Regolamento comunale della città di Bellinzona», approvato dal consiglio comunale lo scorso mese di settembre.
«Il referendum - sottolinea l'MPS in una nota odierna - ha conosciuto un grande successo tra la popolazione. Invitiamo a consegnare le ultime firme per fare in modo che lunedì, al momento del deposito delle stesse, si delinei un risultato che mostri un grande consenso popolare attorno a questo referendum».
Come noto a raccogliere attivamente firme per la richiesta di referendum sono stati da un lato il Movimento per il socialismo (MPS), dall’altro il gruppo Lega-UDC che, pur condividendo alcune delle critiche al regolamento, hanno condotto campagne di raccolta di firme separate, sulla base di argomentazioni e proposte alternative diverse (d’altronde già emerse in sede di consiglio comunale).
Per l'MPS, in ogni caso, è importante che «il Consiglio comunale ritorni a discutere del regolamento; in particolare proponendo onorari e rimborsi spese per i municipali più in sintonia con i problemi e le aspettative con i quali sono confrontati ogni giorno i cittadini e le cittadine di Bellinzona».
Gli onorari - Il nuovo Regolamento prevede delle paghe più che raddoppiate per i sette municipali. Il sindaco Mario Branda (grado di occupazione del 70%) passerà dai 55'000 franchi percepiti nella "vecchia" Bellinzona ai 120'000 nella "nuova". Aumenti considerevoli sono previsti anche per il Vicesindaco Andrea Bersani (occupato al 60%) che guadagnerà 95'000 franchi (prima la carica ne "valeva" 37'000) e per gli altri municipali (impiego al 50%) che si metteranno in tasca 80'000 franchi invece che 35'000.
