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CANTONEPermessi "falsi", c'è la prima condanna

12.09.17 - 06:51
Confermato il decreto d'accusa nei confronti di un funzionario del DFE, che probabilmente ricorrerà in appello. Assolta l'infermiera
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Permessi "falsi", c'è la prima condanna
Confermato il decreto d'accusa nei confronti di un funzionario del DFE, che probabilmente ricorrerà in appello. Assolta l'infermiera

BELLINZONA - Prima puntata e prima condanna lunedì in Pretura penale a Bellinzona per la vicenda dei permessi falsi avviata all’inizio del 2017. Al banco degli imputati, riferisce la Regione, sedevano in due distinti processi un funzionario del Dipartimento finanze ed economia (29 anni) e un’infermiera (57 anni), accusati di “inganno nei confronti dell’autorità” e incitazione “all’entrata, alla partenza e al soggiorno illegale” per aver sottoscritto una falsa dichiarazione di notifica di residenza a favore di due uomini in cerca di un permesso di dimora.

Sottoscrizioni fatte su fogli prestampati, privi di data e luogo, sottoposti da un infermiere kosovaro - amico d’infanzia del funzionario del DFE - fratello del titolare della Aliu Big Team Sagl di Bellinzona, società che operava da schermo al giro di permessi falsi, sfruttando alcuni contatti all’Ufficio della migrazione del DI.

Il 29enne è stato condannato, e molto probabilmente ricorrerà in Appello, mentre la 57enne è stata assolta per mancanza del "corpo del reato" in quanto agli atti figura solamente una dichiarazione sotto la quale è presente la sua firma falsificata. Per entrambi il Ministero pubblico proponeva una pena pecuniaria sospesa con la condizionale, 4200 franchi per il funzionario e 3900 per l’infermiera.

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