Incendio alla ENI di Molinazzo: le immagini esclusive della “casa” sull’albero. Qui trascorreva le sue giornate il 41enne di Crotone, sospettato di essere l’autore di altri roghi nella zona
GALBISIO – Un sacco a pelo, alcune pentole, uno spazzolino da denti, una sedia, qualche vestito. E quella casa sull’albero, a quasi tre metri di altezza. Qui, accanto a una spiaggetta in territorio di Galbisio, a un tiro di schioppo dall’ex Osteria Pasinetti, viveva l’uomo che nella serata di mercoledì ha dato fuoco a una pompa di benzina del distributore ENI di Molinazzo, tra Bellinzona e Arbedo.
Un 41enne originario di Crotone, ora sospettato di essere responsabile di altri roghi. Ad esempio, quello che lo scorso 11 giugno ha distrutto un capanno nella zona.
In cerca di fortuna – Su questo strano personaggio ora emergono nuovi particolari. A raccontarli sono i bagnanti che lo hanno incrociato e conosciuto nelle scorse settimane. «Quel tizio parlava davvero tanto – racconta un abitante del posto –. Sosteneva di avere dei figli in Italia. E di essere venuto in Svizzera per cercare fortuna. La sua fortuna. Pare avesse lavorato per un breve periodo oltre San Gottardo, per poi spostarsi in Ticino».
Il materiale dal cantiere – Un telo di plastica come tetto. Assi inchiodati tra loro con ingegnosa precisione. La casa sull’albero, nonostante la precarietà della posizione, appare piuttosto stabile. «Diceva di avere preso quel materiale in un cantiere qui vicino – spiega un altro frequentatore della zona –. Per un certo periodo aveva dormito nei pressi della spiaggetta di Arbedo. In seguito, forse, è stato cacciato e si è trasferito qui. Non dava fastidio. Ma quando parlava si capiva che qualcosa non quadrava. Tendeva all’esagerazione».
Evacuato per le piogge – Un uomo senza fissa dimora. Pittoresco e inquietante allo stesso tempo. «Ci sono stati giorni in cui ha piovuto davvero tanto – riprende il nostro interlocutore –. Gli agenti di polizia, a un certo punto, si sono recati da lui e gli hanno chiesto di non dormire lì perché poteva essere pericoloso. Pare che, per alcune notti, abbia dormito alla stazione ferroviaria di Bellinzona».
La bicicletta gialla – Poco lontano dalla casa sull’albero, nei pressi del cantiere, c’è una bicicletta gialla appoggiata a un muro. È quella che il 41enne di Crotone usava per spostarsi. L’uomo, di recente, era stato avvistato da più persone per le vie di Bellinzona, in sella al suo veicolo. Forse l’aveva con sé anche mercoledì pomeriggio quando, alla ENI di Molinazzo, aveva bisticciato con una persona. Un litigio che l’aveva mandato su tutte le furie. Tanto da richiedere l’intervento della polizia per allontanarlo. Poche ore dopo, il 41enne sarebbe tornato sul posto per consumare la sua folle vendetta.