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LUGANOConsegna quasi 50mila franchi ad un "falso nipote"

16.06.17 - 10:37
La truffa è avvenuta a fine maggio. Nel 2017 sono già 22 i casi in Svizzera, per un importo di quasi 800mila franchi
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Consegna quasi 50mila franchi ad un "falso nipote"
La truffa è avvenuta a fine maggio. Nel 2017 sono già 22 i casi in Svizzera, per un importo di quasi 800mila franchi

LUGANO - Un nuovo caso di truffa del falso nipote, a tre anni di distanza dall’ultimo avvenuto in Ticino, ha permesso ad uno sconosciuto di intascare una somma di poco inferiore ai 50mila franchi.

La vittima della truffa, avvenuta a fine maggio nel Luganese, è stata, come spesso accade in questi casi, contattata al telefono dall’individuo che, fingendosi un conoscente, ha ottenuto la sua fiducia chiedendo il denaro per motivi a suo dire urgenti. La vittima si è dunque recata presso la sua banca e, malgrado gli avvisi e gli avvertimenti ricevuti da parte degli impiegati, è riuscita a prelevare il denaro, poi consegnato allo sconosciuto giunto nei pressi della sua abitazione.

Un fenomeno continuo - Questo genere di reato, comunica la Polizia cantonale, non è mai cessato. In tutta la Svizzera, nel corso del 2017, sono già state messe a segno 22 truffe per un importo complessivo di poco inferiore agli 800mila franchi. Nel 2016 i casi furono invece 73, per una cifra totale superiore ai 3 milioni di franchi.

Come funziona la truffa?

La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote o un parente lontano che vive altrove e non vede da diverso tempo. Una volta stabilito questo legame, palesano l'impellente bisogno di denaro per concludere un affare che altrimenti sfumerebbe. Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a loro disposizione (poche ore per concludere la trattativa) cercano di spingere la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento che è sempre di una certa entità (diverse migliaia di franchi) o a farsi consegnare gioielli, ori e preziosi. Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita a diffidare d'improvvisate telefoniche. Non farsi mettere fretta nel prendere decisioni e valutare attentamente la situazione e nel limite del possibile effettuare di persona telefonate di verifica. Non bisogna farsi scrupoli a palesare dubbi sulla situazione con l'interlocutore e non si deve accettare che siano terze persone a ritirare il denaro. Si invitano pure familiari, parenti e curatori ad informare verbalmente e dettagliatamente gli anziani su questo tipo di truffe e sui consigli per poterle riconoscere ed evitare. Inoltre, è importante avvisare tempestivamente la Polizia cantonale allo 0848/25.55.55.

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