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ASCONAHetty Rogantini ha aperto il nuovo Museo di Casa Anatta

20.05.17 - 17:58
Quattrocento persone hanno partecipato al taglio del nastro e alla festa inaugurale
Hetty Rogantini ha aperto il nuovo Museo di Casa Anatta
Quattrocento persone hanno partecipato al taglio del nastro e alla festa inaugurale

ASCONA - Oltre quattrocento persone hanno partecipato oggi all’evento di inaugurazione del Museo di Casa Anatta, con la storica mostra curata da Harald Szeemann “MONTE VERITÀ. Le mammelle della Verità”, già ospitata nella stessa sede tra il 1981 e il 2009.

Alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato, On. Manuele Bertoli, la Capufficio dei Beni Culturali del Cantone Ticino Simonetta Biaggio-Simona e il Sindaco Di Ascona Luca Pissoglio, Il Direttore Lorenzo Sonognini , l’Architetto Gabriele Geronzi e lo storico e curatore Andreas Schab, hanno aperto le porte di Casa Anatta, chiusa da otto anni. Il taglio del nastro è stato affidato a Hetty Rogantini, vera e propria "memoria vivente" del Monte Verità. 

Casa Anatta, costruita dai fondatori del Monte Verità nel 1904 e ampliata a partire dal 1926 dal barone Eduard von der Heydt, è un'importante testimonianza storica degli esordi dell'architettura moderna in Ticino e, dopo un importante restauro conservativo, riporta a disposizione del pubblico l’esposizione “MONTE VERITÀ. Le mammelle della Verità”, trattata come un’installazione artistica, restaurata e riallestita nel massimo rispetto delle intenzioni originarie del curatore Harald Szeemann e dei principi della conservazione dei beni culturali.

Il restauro dell'edificio è stato curato dagli architetti Bruno Reichlin, Gabriele Geronzi e Carlo Zanetti con il sostegno e la consulenza dell'Ufficio cantonale dei beni culturali. L'intervento su Casa Anatta, monumento storico protetto a livello cantonale, ha permesso di recuperare e valorizzare il momento architettonico della fine degli anni Venti e di adattare l'edificio alle moderne esigenze museali.

L’esposizione è stata trattata come un’installazione artistica, restaurata e riallestita nel massimo rispetto delle intenzioni originarie del curatore e dei criteri di conservazione dei beni culturali.

La realizzazione dei lavori, costati circa 2,5 milioni di franchi, è stata possibile grazie all’importante sostegno finanziario della Confederazione Svizzera, della Repubblica e Cantone Ticino, del Municipio di Ascona e ai preziosi contributi privati di Engagement Migros e delle Fondazioni Ernst Göhner, Sophie e Karl Binding, Landis & Gyr e Claire Sturzenegger-Jeanfavre.

«Il contributo e l’appoggio delle istituzioni è stato indispensabile – sottolinea Lorenzo Sonognini, Direttore del Monte Verità – ed evidenzia l’importanza di questo luogo e del lavoro che tutti noi quotidianamente ci impegniamo a fare per mantenere e promuovere la conoscenza di questa eredità storica».

La grande affluenza di oggi e la meravigliosa struttura del Monte Verità sottolineano quanto questo luogo sia un punto di incontro, un posto aperto a tutti i visitatori che vogliono conoscerne la storia e respirare la speciale atmosfera che la collina di Ascona offre a chiunque la voglia visitare. La riapertura di Casa Anatta rappresenta un’occasione per riportare il Monte al centro della scena culturale internazionale. Harald Szeemann è stato infatti una delle personalità più influenti dell’arte contemporanea.

Durante i lavori di restauro, i 975 oggetti dell'esposizione "MONTE VERITÀ. Le Mammelle della Verità" sono stati inseriti in una banca dati e descritti in maniera dettagliata. Durante la preparazione del progetto, gli oggetti sono stati suddivisi in diverse categorie, per ognuna delle quali sono stati fatti interventi mirati. Il lavoro di restauro della parte documentale è stato curato da Lorenza Mossi dell’Archivio di Stato mentre, per il riallestimento complessivo, è stato determinante il contributo della famiglia e dell’entourage di Harald Szeemann, Ingeborg Lüscher, Una Szeemann e Jérôme Szeemann, Christoph Zürcher e Peter Bissegger.

A “MONTE VERITÀ. Le Mammelle della Verità” si aggiunge una seconda mostra permanente al pian terreno, “Le verità di una montagna”, curata dallo storico Andreas Schwab. Questa esposizione integra e approfondisce il lavoro di Szeemann e fornisce dettagli sulla sua personalità, fungendo anche da introduzione e da complemento alla visita completa. Attraverso schermi, postazioni audio, presentazioni multimediali dei documenti e il documentario “Monte Verità” di Werner Weick, Schwab crea un contrasto con l’installazione di Szeemann, permettendo di contestualizzarla e di comprenderla in maniera più consapevole.

Al pian terreno di Casa Anatta il visitatore è da subito proiettato all’interno della mostra delle utopie grazie all’imponente quadro di Fidus, per poi scoprire l’idea del convento laico teosofico che ha molto influito sui monteveritani; al primo piano, dopo aver percorso “il sentiero delle sculture”, si incontrano molteplici personaggi, a partire dall’anarchico Bakunin a Ernst Frick, passando dai fondatori e dai membri della cooperativa vegetariana, al coreografo Rudolf von Laban e alle sue illustri allieve, continuando con la celebre danzatrice Charlotte Bara e gli esponenti di Eranos. Le loro storie sono raccontate attraverso svariate immagini e documenti di ogni tipo, oggetti personali e opere d’arte. Al terzo piano il barone von der Heydt rivoluziona la realtà del Monte Verità grazie “all’arrivo del suo capitale”, mentre nelle stanze adiacenti si incontrano la colonia di artisti Fontana Martina e lo psicoanalista Otto Gross; sullo stesso piano si può poi visitare il suggestivo giardino enciclopedico di Armand Schulthess, mentre salendo al quarto si accede al paradiso su terra, ovvero il parco botanico delle isole di Brissago della baronessa di St. Léger.

«Aver potuto assistere al riallestimento di un’esposizione così importante è stato un privilegio» commenta Laura Porta, curatrice del Museo di Casa Anatta: il Monte Verità.

La visita a Casa Anatta è stata accompagnata da una apprezzatissima degustazione di prodotti del territorio, offerti dal Progetto Parco Nazionale, dal vino Villa Jelmini tanto caro a Szeemann e da una risottata nel parco. E per i più piccoli, la storia dei fondatori è stata ripercorsa e ricordata dallo spettacolo I Segni dei Sogni di Stefania Mariani e dalla famiglia di Julie ed Hervé Michel Breukel con i loro asinelli, che partiranno per un lungo viaggio a piedi alla volta del sud della Francia.

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