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CANTONE / ITALIASacchi della spazzatura del comune di Magliaso venduti a Caserta

10.03.17 - 10:29
Striscia la Notizia indaga e scopre il motivo della singolare "fuga" del sacco. Commissionati da un distributore ticinese a una ditta campana, non sono stati ritirati in quanto «non conformi»
Sacchi della spazzatura del comune di Magliaso venduti a Caserta
Striscia la Notizia indaga e scopre il motivo della singolare "fuga" del sacco. Commissionati da un distributore ticinese a una ditta campana, non sono stati ritirati in quanto «non conformi»

LUGANO - Deve aver pensato a un possibile furto chi ha contattato la redazione di Striscia la Notizia per segnalare la presenza di alcuni sacchi della spazzatura marchiati Comune di Magliaso, venduti in un negozio gestito da cinesi a Caserta.

In effetti il dubbio potrebbe sorgere visto che, come constatato dallo stesso inviato di Striscia, in quel negozietto vengono venduti anche sacchetti destinati a un ospedale italiano.

Nemmeno Andrea Kundert, vice sindaco di Magliaso, è in grado di spiegare questa singolare "fuga" del sacco: «Effettivamente non lo sapevamo». Il comune di Magliaso aveva commissionato a una ditta ticinese l'acquisto dei sacchetti. Ed è proprio la ditta a svelare l'arcano. Per la fornitura, infatti, si era rivolta oltre confine. «I sacchi sono stati commissionati da un'azienda campana - spiega il distributore ticinese -. Al momento che abbiamo verificato la qualità dei sacchetti abbiamo notato che non corrispondevano alle richieste, quindi si è deciso di non ritirarli. È nata una procedura giudiziaria, in Italia, contro la ditta produttrice».

Insomma ad originare il fenomeno dei sacchetti svizzeri venduti dai cinesi in Italia sembra siano contorte dinamiche della produzione.

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