In quattro a processo per un giro di duecento prostitute. Affittavano appartamenti a prezzi sproporzionati a cittadine straniere impiegate in un postribolo di Chiasso
LUGANO – Si parla soprattutto di usura e promovimento della prostituzione nel processo che si è aperto poco fa davanti alla Corte delle Assise criminali di Mendrisio, presieduta da Amos Pagnamenta e riunita a Lugano. Sono quattro gli imputati, di età compresa tra i 38 e i 57 anni, che devono rispondere di un ampio giro di prostitute (almeno duecento) a cui si sono dedicati tra il 2008 e il 2010 a Chiasso. Un giro che ruotava attorno al postribolo Rosa Nera, nel frattempo chiuso.
Tre di loro sono accusati di usura per aver sublocato diversi appartamenti nella cittadina di confine a ragazze straniere, richiedendo una pigione sproporzionata (120 franchi giornalieri per ogni ragazza). Questo ottenendo un guadagno di oltre 60'000 franchi. Per tutti e quattro si parla poi di promovimento della prostituzione per aver costretto le ragazze a lavorare nel postribolo.
In aula l’accusa è rappresentata dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. I quattro imputati sono difesi dagli avvocati Sabrina Aldi, Stefano Genetelli, Daniel Ponti e Carlo Steiger.