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CANTONELavoro a Bellinzona, ma solo per italiani: «Denunciate»

05.01.17 - 06:02
Spunta l'ennesima offerta rivolta esclusivamente a frontalieri. Gargantini di Unia: «Una discriminazione»
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Lavoro a Bellinzona, ma solo per italiani: «Denunciate»
Spunta l'ennesima offerta rivolta esclusivamente a frontalieri. Gargantini di Unia: «Una discriminazione»

LUGANO - L'offerta è di quelle standard, sintetica, senza troppi fronzoli: «Cerchiamo una risorsa precisa, organizzata e flessibile, con doti di problem solving e team-work per integrarsi in un ambiente lavorativo», si legge su LinkedIn (servizio web di rete sociale per lo sviluppo di contatti professionali) nell'annuncio di una ditta alla ricerca di un disegnatore Archicad. Fin qui niente di strano. Anche le competenze richieste sono poche, ma precise, e si riferiscono all'uso di due software di progettazione, capacità di design e grafica, ed esperienza.

C'è, però, un ultimo punto che fa sorgere un interrogativo: si richiede infatti la residenza in un comune di frontiera. Da quale lato della frontiera è facilmente intuibile, anche per il fatto che l'azienda non si trova nel Mendrisiotto, ma a Bellinzona (la richiesta non è quindi mossa da criteri legati alla prossimità con il posto di lavoro).

Impressione, questa, che ha anche Giangiorgio Gargantini, responsabile del settore terziario per UNIA. «È chiaro dove stanno andando a cercare questa figura. E se la richiesta di una precisa residenza in sé non è illegale ai sensi di legge, trattasi chiaramente di una forma di discriminazione, che va denunciata».

Il sospetto per Gargantini è che la retribuzione offerta non sia in linea con gli stipendi svizzeri. «Se cercano in Italia, oltretutto chiedendo esperienza, evidentemente le condizioni salariali offerte non sono dignitose per un residente».

Il responsabile Unia dubita che possano esserci altri motivi validi: «Affermare, come qualcuno ha tentato di fare, che i livelli di formazione sono più alti oltre frontiera, o che i lavoratori italiani hanno "più fame", equivale a difendersi con falsi argomenti». L'invito, quindi, è a denunciare. «Se nel settore ci sono salari minimi e un CCL possiamo fare dei controlli per rintracciare eventuali violazioni. In ogni caso possono essere anche situazioni "legali", ma che per noi sono illegittime e vergognose. Come sindacato è nostro compito denunciarle».

Non è stato invece possibile contattare al telefono il responsabile della società che ha pubblicato l'offerta di lavoro, e che ha sede a Vimercate, in Italia, in quanto irreperibile.

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