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LOCARNO«Ho lavorato per loro senza essere retribuito. Sono stati condannati, perché non mi pagano?»

18.11.16 - 10:16
Giuseppe Prioni si era trasferito Ticino con la promessa di un lavoro. Che non è mai stato pagato. La giustizia avrebbe già fatto il suo corso, ma il 53enne non ha ancora visto un franco
tipress
«Ho lavorato per loro senza essere retribuito. Sono stati condannati, perché non mi pagano?»
Giuseppe Prioni si era trasferito Ticino con la promessa di un lavoro. Che non è mai stato pagato. La giustizia avrebbe già fatto il suo corso, ma il 53enne non ha ancora visto un franco

LOCARNO - Dopo la truffa anche la beffa. Giuseppe Prioni, noto alle cronache ticinesi per essere tra i truffati dalla Dreamhouseti, attende ancora che la giustizia faccia il suo corso, ma inizia a disperare. Il 53enne piacentino è infatti uno dei professionisti che nel 2015 sono finiti nelle grinfie della sedicente società di Locarno attiva (si fa per dire) nel settore delle ristrutturazioni e che faceva capo a Braulio Carvalho e Cristina Bacciarini.

Nonostante la società non fosse iscritta al registro di commercio, per mesi aveva pubblicato su vari siti internet - tra questi tutti.ch - degli annunci di lavoro alla ricerca di professionisti dell'edilizia da impiegare in vari cantieri in Svizzera. I candidati, ovviamente, non mancavano. Molti di questi venivano chiamati a colloquio. A loro era proposto un contratto di lavoro, con la promessa di stipendi allettanti. Il tutto in cambio di un anticipo di 150 franchi per l'ottenimento del permesso B. Il lavoro, però, non arrivava mai.

Tra questi truffati ce n'è uno che fa eccezione: proprio Giuseppe Prioni. È infatti l'unico che, in parte, ha visto concretizzarsi le sue speranze. La Dreamhouseti, infatti, il lavoro per lui l'ha trovato davvero. Il 53enne si è licenziato dalla sua occupazione in Italia e si è trasferito in Ticino. Dove ha lavorato per 4 mesi. Senza, tuttavia, ricevere mai un franco. In compenso ha perso un lavoro sicuro e speso migliaia di franchi per il trasferimento in Svizzera.

Questa brutta vicenda si sarebbe dovuta concludere il 14 giugno del 2016 con la decisione del Pretore di Locarno. Bacciarini e Carvalho sono stati condannati a versare a Prioni l'importo di 20'162.18 franchi oltre agli interessi del 5% dal 21 novembre 2015 e al pagamento delle spese riperibili (800 franchi).

A distanza di mesi, tuttavia, Prioni non ha visto ancora un franco. «I due personaggi risultano irreperibili. Io nel frattempo sono dovuto tornare in Italia, ma mi trovo con un ammanco che mi ha messo in difficoltà. Ormai non si tratta più nemmeno di ottenere un guadagno da questa storia, ma almeno di chiudere in pari. Aspetto quei soldi da novembre scorso».

Prioni ha un dubbio: «Non capisco come sia possibile non riuscire a notificare loro i decreti. Non chiedo la luna, ma che sia fatta giustizia».

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