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LUGANOLe richieste: 10 anni per lui, 7 per lei

19.04.16 - 16:17
Queste le pene domandate dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli nei confronti dell’accoppiata accusata anche di tentato assassinio per l’aggressione di Purasca
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Le richieste: 10 anni per lui, 7 per lei
Queste le pene domandate dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli nei confronti dell’accoppiata accusata anche di tentato assassinio per l’aggressione di Purasca

LUGANO – Dieci anni e sei mesi di detenzione per lui. Sette anni e mezzo per lei, sospesi però con una misura stazionaria in una struttura chiusa. Sono queste le pene richieste dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli nei confronti dell’accoppiata accusata anche di tentato assassinio per l’aggressione di Purasca del luglio 2015. Alle Assise criminali di Lugano, presiedute dal giudice Amos Pagnamenta, Borelli ha sottolineato che «entrambi hanno agito con una leggerezza e frivolezza che lascia una profonda amarezza: leggerezza nel tagliare le ruote, nello sparare contro un edificio e nel massacrare il 64enne».

L’aggressione poteva avere conseguenze letali, ricorda la procuratrice. Lo stesso 64enne aveva detto agli inquirenti che «una volta a terra ho preso una pioggia di bastonate e sulla schiena e dappertutto». E l’accusa ha ribadito come oggi in aula entrambi gli imputati hanno confermato che sapevano: «Poteva morire». Pochi giorni dopo sono comunque andati in giro a sparare con pistole softair. «È una mera fatalità che sul loro percorso non sia morto qualcuno».

Secondo l’accusa, con la loro unione i due soggetti sono diventati «incontrollabili». Da una parte lei, dalla «personalità border line», dall’altra lui che è «il suo complementare». Insieme avrebbero creato «una solitudine a due» e si sarebbero trasformati «in macchine di rancore e odio».

Per entrambi gli imputati, Borelli ha infine parlato di colpa da attenuare sulla base delle perizie psichiatriche.

Torto morale da 40'000 franchi – Da parte dell’accusatore privato, rappresentato dall’avvocato Tamara Erez, è stata avanzata la richiesta di un risarcimento di 15'000 franchi per danni materiali e di 40'000 franchi per torto morale. Una richiesta che i difensori Roy Bay e Deborah Gobbi ritengono troppo elevata.

Il processo è stato aggiornato a domattina alle 9.30, quando la parola passerà ai difensori.

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