2015 impegnativo per la Gendarmeria tra arresti, controlli, immigrati e novità
BELLINZONA - Il 2015 della Gendarmeria della Polizia cantonale è stato un anno particolare, contraddistinto dall’adeguamento organizzativo che ha preso avvio il 1. luglio. Le esigenze che hanno portato al cambiamento sono legate alle mutate condizioni in ambito di mobilità stradale, ma anche all’evoluzione dei fenomeni criminali che negli ultimi anni si sono sviluppati a sud delle Alpi.
Oltre 1000 arresti - Nel 2015 gli interventi relativi ad incidenti stradali, in collaborazione con le polizie comunali, sono stati 4'026 (-10.6% rispetto al 2014) e per incarti della Magistratura 1’163 (-15.5%). I nominativi controllati hanno raggiunto quota 55’620. Gli arresti effettuati sono stati 1’002.
Modifiche dei carichi di lavoro - La nuova organizzazione della Gendarmeria ha portato al riassetto della sua struttura, che risaliva alla Riforma del 2005, riorganizzata in 4 regioni (Mendrisiotto, Luganese, Bellinzonese e Locarnese). Il Reparto del Traffico è invece ritornato, per quanto riguarda la nomenclatura, alle origini della Stradale, mantenendo i compiti relativi al traffico e alla circolazione stradale in generale. Si deve quindi considerare che la struttura che precedentemente reggeva i ritmi e l’attività della Gendarmeria ha subito modifiche sostanziali e importanti in termini di distribuzione delle risorse, dei carichi di lavoro, degli orari di attività e in forma molto più generale della risposta alle sollecitazioni della popolazione in ambito di sicurezza.
Territorialità - Il principio comunque indiscutibilmente nuovo o meglio riportato all’attualità, è stato il concetto di territorialità, rientrato a pieno titolo come condizione ormai irrinunciabile e strategica nella tipologia di lavoro della nuova Gendarmeria. Concetto che può evolvere e adattarsi ai possibili cambiamenti dei fenomeni e all’evoluzione della criminalità. I primi riscontri sono abbastanza positivi e lasciano ben sperare per il futuro. Da parte del personale sembra riformarsi quella passione e attaccamento al territorio con l’obiettivo di riuscire a risolvere con dedizione e interesse i casi che si presentano.
Controlli manodopera estera - Nel 2015 i controlli sulla manodopera estera sono stati 489 (644 nel 2014). Le persone controllate sono state 1’938 (2’428), di queste 152 (240) sono risultate non in regola e sono state denunciate al Ministero Pubblico. I datori di lavoro denunciati sono invece stati 60 (96).
Infrazioni legge stranieri - È stato registrato un ulteriore calo del 8.5% delle infrazioni alla Legge federale sugli stranieri assestatesi a 1’138. In massima parte concernono violazioni alle disposizioni sull’entrata/uscita e il soggiorno illegale in Svizzera, e l’attività lucrativa/impiego senza autorizzazione. Nel 2015 sono quasi raddoppiate le riammissioni semplificate dalla Svizzera verso l’Italia (389 di cui 356 accettate), relative a fermi eseguiti nella regione di confine di cittadini di Stati terzi diretti nel Nord Europa. Il numero di riammissioni dall’Italia è invece diminuito. Le attività di contrasto della clandestinità, fenomeno che vede coinvolti i richiedenti l’asilo che si sono visti respingere la loro domanda, hanno portato alla consegna di 409 (384) intimazioni di partenza, a 93(80) rimpatri volontari, a 196 (181) rimpatri non volontari e a 22 (19) rimpatri con scorta. Al capitolo accattonaggio, durante il servizio esterno, in collaborazione con le polizie comunali, è stato riscontrato un notevole incremento di cittadini stranieri, in particolare rom rumeni residenti nella vicina Lombardia, che giornalmente raggiungono in treno Lugano per mendicare e vendere oggetti di basso pregio.
Per limitare il fenomeno sono stati organizzati vari servizi di contrasto. Su questo fronte le persone controllate in tutto il Ticino sono salite a 1'417; molte lo sono state più volte, anche dopo una o più denunce al Ministero Pubblico o al loro allontanamento dal territorio. Nel 85% dei casi la nazionalità è rumena, seguita da quelle ecuadoriana, italiana e spagnola.
Violenza domestica - Per quanto riguarda la violenza domestica sono stati effettuati 732 interventi (844 nel 2014) e si sono registrate 597 infrazioni (-13%), in massima parte lesioni personali semplici, minacce o ingiurie. In maggioranza (79.1%) si tratta di violenza fra coniugi o ex-coniugi; nel 35% di questi casi entrambe le parti sono svizzere, mentre le relazioni svizzero-straniero e straniero-straniero ricorrono rispettivamente nel 35% e nel 30% delle coppie.
Mantenimento ordine - Gli impieghi di Mantenimento ordine (MO) sono stati 36 (di cui 13 per il calcio e 23 per l’hockey) e hanno visto impegnati 1'754 agenti (totale cumulato) per un costo di circa 1.5 milioni di franchi.