L'ex consigliere comunale PLR non si è opposto alla proposta del procuratore capo Nicola Respini di una pena pecuniaria sospesa
LUGANO - Condannato a una pena pecuniaria sospesa per avere garantito 14 schede a un'altra candidata nell'aprile del 2015, pochi giorni prima delle elezioni cantonali. Il candidato PLR al Gran Consiglio aveva ammesso, in sede di interrogatorio, di avere inviato a una candidata dei Verdi la foto con diverse schede contrassegnate dal voto preferenziale per la stessa.
Michele Kauz, ex consigliere comunale di Lugano, dimessosi a causa della vicenda giudiziaria, alla proposta del procuratore capo Nicola Respini, non si è opposto e quindi, come riferisce la Rsi, la pena è diventata definitiva.
Il caso emerse nelle ultimissime battute della campagna elettorale. Kauz inizialmente spiegò di avere compilato delle schede per conto di parenti, ma alla richiesta degli inquirenti di fornire i nomi, il liberale si rifiutò.
L'avvocato Luigi Mattei, legale di Michele Kauz, ha dichiarato alla Rsi che il suo assistito «ha subito ammesso le sue responsabilità» e «si è dimesso prontamente dalla carica di consigliere comunale a Lugano».
Il caso suscitò un certo scalpore in Ticino e l'ex coordinatore dei Verdi, Sergio Savoia, parlò addirittura di un caso che avrebbe potuto rappresentare «la punta di un iceberg».