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Resta alto l'interesse di 4 cordate che vorrebbero far ripartire l'attività in Ticino
STABIO - Tira vento a favore in quel del Birrificio Ticinese, chiuso per fallimento in gennaio. Gli azionisti comunicano infatti che le 4 cordate - già segnalate a Ticinonline un mese fa - restano «decisamente interessante» e, al momento, nessuno si è ritirato.
Nei prossimi mesi, ma il più presto possibile si darà la possibilità ai potenziali nuovi investitori di fare le offerte per "rimettere in piedi" il più grande birrificio in Ticino.
«Non possiamo dire chi sono, ma si tratta di cordate molto potenti - ci spiegano gli azionisti del birrificio -. La cosa importante è che tutte vogliono fare ripartire l'attività in Ticino, mantenendo intatta la vocazione, quella di produrre birra ticinese artigianale».
Dovrebbero, secondo le intenzioni, rientrare in produzione i due marchi di birra: Birrificio Ticinese, con le sue 5 qualità di birra, e Bad Attitude, con ben 16 birre speciali.
Le "LOI" (letter of intent) saranno formalizzate appena possibile. Nel frattempo il birrificio continua a vendere.
L'intenzione è anche quella di coprire nel limite del possibile i debiti. «Ce n'è una montagna. Si cercherà di saldare i creditori privilegiati, ma queste cose si vedranno in futuro. Oggi per fortuna non si parla più di smantellare il birrificio, ma di difendere la continuità aziendale di un'attività che, spero, potrebbe ripartire tra la fine di aprile e i primi di maggio».
