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CANTONEDumping call centers, l'Unia conferma e attacca: "Lavoro dell'Ispettorato insufficiente e blando"

25.01.16 - 11:02
Il caso della Nuovo Taxi Lugano SA sarebbe solo la punta dell'iceberg. "Tutto il settore vive una situazione di pesanti abusi"
Dumping call centers, l'Unia conferma e attacca: "Lavoro dell'Ispettorato insufficiente e blando"
Il caso della Nuovo Taxi Lugano SA sarebbe solo la punta dell'iceberg. "Tutto il settore vive una situazione di pesanti abusi"

LUGANO - Mancato rispetto del salario minimo e delle indennità relative ai festivi e alla tredicesima. Come anticipato domenica da Ticinonline/20Minuti, il mondo dei call centers ritorna sotto i riflettori per l'ennesimo (presunto) caso di abusi. l'ultimo è spuntato oggi sulla "black list" di Unia, visibile sulla pagina denunciamoli.ch.

Nel mirino del sindacato, come già anticipato, c'è la Nuovo Taxi SA di Lugano che, secondo Unia, paga i centralinisti 15 franchi l'ora, quindi molto meno dei 19,5 franchi minimi fissati il 1° agosto 2007 dal Consiglio di Stato, che, proprio per i call centers, ha promulgato un contratto normale di lavoro (CNLCC).

A denunciare l'abuso è un ex dipendente della società che, ora, vuole gli vengano pagati gli "arretrati". Il mancato guadagno che gli spetterebbe, su un periodo lavorativo di oltre 5 anni, sarebbe pari a ben 64'800 franchi.

Com'è il CNLCC oggi - Al momento dell’entrata in vigore del primo CNLCC, infatti, il salario orario era di 15,40 franchi lordi l’ora durante i primi 3 mesi di prova e di 17,80 franchi/ora dopo il periodo di prova. A questi importi orari andavano poi aggiunte le indennità per le vacanze (8,33% per 4 settimane), per i giorni festivi (3%) e per la tredicesima mensilità (8,33%). Successivamente il CNLCC è stato prorogato a diverse scadenze, in quanto i controlli dell’Ufficio dell’ispettorato del lavoro continuavano a evidenziare «il perdurare della situazione di dumping constata all’origine». Inoltre, i minimi salariali sono stati adeguati, rispettivamente a 16,95 franchi/ora (durante il periodo di prova di 3 mesi) e a 19,50 franchi/ora (dopo il periodo di prova).

Il caso - Nel marzo del 2010, la società assume un nuovo dipendente con la funzione di centralinista. Nel contratto di lavoro è fissato un salario lordo orario di 15 franchi/ora e sono citate solo gli 8,33% di indennità vacanze. Oltre a non rispettare il salario minimo, mancano anche le indennità relative ai festivi e alla tredicesima.

Il centralinista in questione, insomma, non avrebbe mai potuto beneficiare delle condizioni salariali (ma non solo) vincolanti contenute nel CNLCC. «Quando ha reclamato i suoi diritti - sottolinea Unia -, gli è stata semplicemente consegnata la lettera di licenziamento».

Per il sindacato questa sarebbe solo la punta dell'iceberg: «Questa cifra riguarda solo la situazione del centralinista che si è rivolto al sindacato Unia. Non dimentichiamo, infatti, che la Nuovo Taxi Lugano SA impiega stabilmente almeno 4 centralinisti/e, alle stesse condizioni salariali del caso da noi documentato».

Non è un caso isolato - Per Unia il mancato rispetto del CNLCC non sembra essere una peculiarità della sola Nuovo Taxi Lugano SA. «Da nostre informazioni sembrerebbe che questa prassi è in vigore anche presso diverse altre società attive nei servizi di taxi che sfruttano una centrale operativa telefonica. Più in generale, è tutto il settore dei call centers a essere dominato da una situazione di pesanti abusi nei confronti delle centraliniste e dei centralinisti».

Che la situazione sia critica lo ha rivelato anche l’ufficio dell’Ispettorato del lavoro che continua a registrare l’esistenza di un forte dumping (40%). Ma per il sindacato i controlli da parte dell’Ufficio dell’ispettorato del lavoro sono «insufficienti e blandi. Oppure i controlli sono effettuati ma non portano a nessuna sanzione pesante, dissuasiva».

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