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LUGANOLettere di minaccia, proiettili e lamette a Paolo Bernasconi

08.12.15 - 16:30
Le sue esternazioni sulla candidatura di Norman Gobbi hanno infastidito alcuni anonimi che hanno minacciato l’avvocato. Inquirenti al lavoro per analizzare le impronte digitali 
Lettere di minaccia, proiettili e lamette a Paolo Bernasconi
Le sue esternazioni sulla candidatura di Norman Gobbi hanno infastidito alcuni anonimi che hanno minacciato l’avvocato. Inquirenti al lavoro per analizzare le impronte digitali 

LUGANO - Lettere di minacce. Perfino un proiettile e una lametta. E poi cartoline di insulti e di volgarità. È quanto si è visto recapitare negli scorsi giorni da illustri anonimi l’avvocato Paolo Bernasconi. La sua colpa? Aver scritto una lettera all’Assemblea federale deplorando la candidatura di Norman Gobbi al seggio lasciato vacante da Eveline Widmer-Schlumpf. Una lettera arrivata a Berna assieme a una serie di fotomontaggi di Norman Gobbi estrapolati dal Mattino della domenica per dimostrare che il consigliere di Stato e la Lega dei ticinesi “promuovono la discordanza contro la Berna federale, contro l'Italia e tutte le organizzazioni internazionali”.

Tanto è bastato per far scattare l’ira degli anonimi.”Ho ricevuto due lettere di minacce - ci racconta l’avvocato Paolo Bernasconi - la prima era accompagnata da un proiettile. La seconda da una lametta. Oltre a qualche bigliettino di volgarità al sottoscritto con frasi e sintassi simili a quelle dal Mattino della Domenica. Si tratterebbe di lettere scritte, a quanto pare, da utenti diversi.  Immediata è partita la denuncia penale contro ignoti al Ministero Pubblico.

Non è escluso che gli inquirenti possano risalire all’identità degli autori delle missive. La polizia ha infatti una banca - dati con migliaia di impronte digitali, e già in passato è riuscita a identificare la mano autrice di lettere anonime. “È capitato nel 2012 in occasione delle votazioni comunali - qualcuno metteva nella mia bucalettere delle lettere minatorie e ingiuriose e la polizia riuscì a identificare l’autore grazie proprio alle impronte digitali. Si trattava di un rappresentate dell'Udc luganese, che é stato in seguito condannato”.

Le lettere di minaccia, come anche il proiettile e la lametta verranno ora analizzate dagli esperti. L’avvocato Paolo Bernasconi ricorda: "In quasi venti anni di attività come Procuratore pubblico, senza scorta, ho ricevuto minacce da esponenti delle Brigate rosse, da mafiosi e criminali. Oggi, invece, mediante la vignetta con la mia testa mozzata, pubblicata tempo fa sul 10 minuti di Boris Bignasca, viene promosso un clima di intimidazione verso gli avversari politici”.

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